Il ciclamino
C'era una volta un re che amava tanto andare a caccia.
Sebbene tutti gli dicessero che le fate e gli elfi del bosco
erano molto tristi perché lui non badava alla vita
degli animali
della terra, dei fiumi e dell'aria e cacciava
cuccioli di caprioli e
uccelletti ai primi voli e pesci ed anfibi,
il re non riusciva a
trattenere questa sua voglia di caccia.
Tutti i giorni si
riprometteva che l'avrebbe fatta finita con
questa sua brutta
mania, ma poi, saliva a cavallo, prendeva
arco e frecce e via!
Gli elfi del bosco si riunirono in assemblea
con le fate e
chiamarono anche i nani e gli gnomi, le silfidi
le ondine e
tutti gli esseri elementari, abitatori dei luoghi
di terra, aria
acqua e fuoco. Dopo un lungo discutere e
un ascoltare
proposte di ogni genere, infine, di comune
accordo, gli esseri
abitatori dei quattro elementi stabilirono
di dare il via ad un
incantesimo: avrebbero, ogni volta che
sarebbe disceso
dal suo castello in cima al monte il re
armato di arco e
frecce come un Apollo, reso a lui invisibile
tutto il mondo
animale. E così fecero.
Il giorno dopo l'assemblea, armato di
tutto punto, malgrado
le sue intenzioni di cambiar vita, il re, col
suo rosso mantello
si rivide sfolgorare nel bosco, tra i rami
verdi illuminati
da spruzzi di sole; tutto il mondo animale
cadde nell'incantesimo
ed ogni creatura divenne invisibile agli occhi del re.
Egli cercò e cercò… ora qua , ora là…
in ogni angolo e in
ogni anfratto…scrutò i cieli e i rami alti
degli alberi sperando
di trovarvi qualche nido, si chinò a guardare
tra le radici, osservò
con cura lo scorrere delle acque chiare dei ruscelli…
ma non vide creatura alcuna…Non credeva ai
suoi occhi e
pensava che forse le buone forze dell’amore e
della pace
volessero dargli una lezione.Ad un tratto
vide sbucare veloce
da una zolla di terra appena rimossa un
piccolo grillettino
dai riflessi azzurri… Stava per cedere all’impulso
di cacciarlo…
. Ma qualcosa in lui, come per magia, era mutato:
solo il pensiero
di sopprimerlo gli procurò dolore.Si avvicinò
cautamente alla
minuscola creatura palpitante e tremante di
dubbio e di paura e
lo sfiorò con le sue dita robuste: quello fu
percorso da un brivido
e immaginò di mimetizzarsi e scomparire
come tute le altre
creature del bosco. Ma lui, per motivi assai
misteriosi, non era
riuscito a giovarsi della magia fatta dagli
esseri elementari.
Chiuse i suoi occhietti e cantò: il suo fu un
canto di preghiera
che gli venisse conservata la vita e ….. oh magia!
Divenne un minuscolo delizioso ciclamino!
Da allora, tutte le
volte che camminiamo nei boschi, possiamo
imbatterci
in ciuffi di ciclamini occhieggianti nel
verde o vederne
qualcuno qua e là che ci sorride seminascosto
forse perché ancora esitante e palpitante
di timore
ma al tempo stesso pieno di desiderio
di cantare a
squarciagola un inno di gioia
alla vita!
L'anno scorso comprai un ciclamino
a grandi fiori , fiorì per tutta la primavera
poi iniziò ad appassire, rimasero quattro
foglioline giallastre , lo misi in angolo del
giardino dandogli del concime
perchè mi faceva un pò penna
in men che non si dica riprese a vegerate
è continua ancora oggi è pieno di fiori
mi sta dando una grande gioia
perchè solitamente dopo la fioritura
questo tipo ciclamini muore
il mio invece continua a fiorire
come per un incredibile magia
bello eh?