Vieni bel gatto, vieni sul mio cuore innamorato; trattieni i tuoi artigli ch'io mi sprofondi dentro i tuoi begli occhi d'agata e metallo. Quando a piacere le mie dita a lungo ti carezzano la testa e il dorso elastico, e gode la mia mano ebbra al toccare il tuo corpo elettrico, vedo in spirito la mia donna: profondo e freddo come il tuo, il suo sguardo, bestia amabile, penetra tagliente come fosse una freccia, e dai piedi alla testa una sottile aria, rischioso effluvio, tutt'intorno gira al suo corpo bruno.
Charles Baudelaire
Lei giocava con la sua gatta E che meraviglia era vedere La bianca mano e la bianca zampa Trastullarsi nell'ombra della sera! Lei nascondeva - la scellerata - Sotto i guanti di filo nero Le micidiali unghie d'agata Taglienti e chiare come un rasoio. Anche l'altra faceva la smorfiosa E ritraeva i suoi artigli d'acciaio, Ma il diavolo non ci perdeva nulla E nel boudoir, in cui tintinnava, aereo, Il suo riso, scintillavano quattro punti fosforescenti.
Paul Verlaine
Gatto che giochi per via come se fosse il tuo letto, invidio la sorte che è tua, ché neppur sorte si chiama. Buon servo di leggi fatali che reggono i sassi e le genti, hai istinti generali, senti solo quel che senti; sei felice perché sei come sei, il tuo nulla è tutto tuo. Io mi vedo e non mi ho, mi conosco, e non sono io.
Fernando Pessoa

Un gatto post-euclideo
Meridiane, clessidre, misurata cadenza di gocce nelle grotte l'aritmetica noia del sistema le ore spietate della notte.
Ma osserva il gatto come serra e stringe il tempo intero tra le zampe davanti inerziale, lui guarda uomini e cose anche se balza in vista di vai a sapere:
s'invola allora oltre spinosi varchi scappa e corre in no time per dispettosi guadi e aridi suoli.
Il suo rapporto con lo spazio - tempo svela visioni di relatività mi fai capire, gatto, E-mC² : a metà.
Un gatto mistico
…poi d'un tratto smetti le tue fusa spalanchi gli occhi, guardi fisso davanti tutto preso dal vuoto della stanza, dove a me non riesce di vedere altro che spazio, mobili e specchiere.
Mi vuoi dire chi abita il tuo nulla? come fai a guardare chi è nessuno? oh giochi di parole , oh magistrati tu sì capisci l'essere, contempli… Meister Eckhart domestico, dammi i tuoi tempi!
Un gatto informatico
Gli inglesi direbbero she's kneading sta impastando, la mia gatta of course quando preme le sue zampe davanti (mia zia invece diceva pesta l'uga).
Sto parlando di te gattina nera saltata in grembo ti sei messa a pigiare trattando il mio ventre da tastiera
quasi io fossi un computer da digitare : batti lunghi messaggi, fai le fusa mi guardi, non schiacci alla rinfusa. Sub coelis sono strumento e meta
un io-computer che ribatterà al tuo segnale dal profondo emerso con carezze crocchette e qualche verso.
Luciano Erba
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