Ucciso dalla mafia il giorno del suo 56º compleanno . Il 15 settembre1999 il cardinale di Palermo ha aperto ufficialmente la causa di beatificazione proclamandolo Servo di Dio. Il 28 giugno2012Papa Benedetto XVI ha autorizzato la Congregazione per le Cause dei Santi a promulgare il decreto di martirio e a proclamarlo beato. Nasce a Brancaccio, quartiere periferico di Palermo, da una famiglia modesta (il padre calzolaio, la madre sarta). A 16 anni, nel 1953 entra nel seminario da dove ne uscirà prete il 2 luglio1960 . Nel 1961 viene nominato vicario cooperatore presso la parrocchia del Santissimo Salvatore nella borgata di Settecannoli, limitrofa a Brancaccio, e successivamente rettore della Chiesa di San Giovanni dei Lebbrosi. Nel 1963 è nominato cappellano presso l'orfanotrofio Roosevelt e vicario presso la parrocchia Maria Santissima Assunta a Valdesi, borgata marinara di Palermo. È in questi anni che Padre Puglisi comincia a maturare la sua attività educativa rivolta particolarmente ai giovani. Il 1º ottobre1970 viene nominato parroco a Godrano un paesino della provincia palermitana che in quegli anni è interessato da una feroce lotta tra due famiglie mafiose. L'opera di evangelizzazione del prete riesce a far riconciliare le due famiglie. Rimarrà parroco a Godrano fino al 31 luglio1978. Dal 1978 al 1990 riveste diversi incarichi tra i quali, docente di matematica e di religione presso varie scuole, animatore presso diverse realtà e movimenti tra i quali l'Azione cattolica, e la Fuci. Il 29 settembre1990 viene nominato parroco a San Gaetano, nel quartiere Brancaccio di Palermo, controllato dalla criminalità organizzata attraverso i fratelli Graviano, capi-mafia legati alla famiglia del boss Leoluca Bagarella: qui inizia la lotta antimafia di Don Pino Puglisi. Egli non tenta di portare sulla giusta via coloro che sono già entrati nel vortice della mafia ma cerca di non farvi entrare i bambini che vivono per strada.. Egli infatti attraverso attività e giochi fa capire loro che si può ottenere rispetto dagli altri anche senza essere criminali, semplicemente per le proprie idee e i propri valori. Si rivolge spesso ai mafiosi durante le sue omelie, a volte svolte sul sagrato della chiesa. Don Puglisi tolse dalla strada ragazzi e bambini che senza il suo aiuto avrebbero iniziato con piccole rapine per poi arrivare allo spaccio. Il fatto che lui togliesse giovani alla mafia diede molto fastidio ai boss che lo consideravano un ostacolo, così decisero di farlo fuori dopo una lunga serie di minacce di morte di cui don Pino non parlò con nessuno. Nel 1992 viene nominato direttore spirituale presso il seminario arcivescovile di Palermo. Il 29 gennaio1993 inaugura a Brancaccio il centro Padre Nostro per la promozione umana e la evangelizzazione. Il 15 settembre1993, il giorno del suo 56º compleanno viene ucciso dalla mafia, davanti al portone di casa intorno alle 20,45 nella zona est di Palermo, in piazza Anita Garibaldi. Sulla base delle ricostruzioni, don Pino era a bordo della sua Fiat Uno di colore bianco e, sceso dall'automobile, si era avvicinato al portone della sua abitazione. Qualcuno l'ha chiamato, lui s' è voltato mentre qualcun altro gli è scivolato alle spalle e gli ha esploso uno o più colpi alla nuca. Una vera e propria esecuzione mafiosa. I funerali si svolsero il 17 settembre1993. Il 19 giugno1997 viene arrestato a Palermo il latitante Salvatore Grigoli, accusato di diversi omicidi tra cui quello di don Pino Puglisi. Poco dopo l'arresto Grigoli comincia a collaborare con la giustizia, confessando 46 omicidi tra cui quello di don Puglisi. Grigoli, che era insieme a un altro killer, Gaspare Spatuzza, gli sparò un colpo alla nuca. Mandanti dell'omicidio furono i capimafia Filippo e Giuseppe Graviano, arrestati il 26 gennaio1994. Giuseppe Graviano viene condannato all'ergastolo per l'uccisione di don Puglisi il 5 ottobre1999. Il fratello Filippo, dopo l'assoluzione in primo grado, viene condannato in appello all'ergastolo il 19 febbraio2001. Condannati all'ergastolo dalla Corte d'assise di Palermo anche Gaspare Spatuzza, Nino Mangano, Cosimo Lo Nigro e Luigi Giacalone, gli altri componenti del commando che aspettò sotto casa il prete. Sulla sua tomba, nel Cimitero di Sant'Orsola a Palermo, sono scolpite le parole del Vangelo di Giovanni: "Nessuno ha un amore piùgrande di questo: dare la vita per i propri amici". A don Pino sono intitolate diverse scuole.
sia della nascita che della morte di Don Giuseppe Puglisi meglio conosciuto come Padre Pino Puglisi.
Desidero ricordarlo con una breve biografia
ed un originale ma commosso omaggio da parte
di Ficarra e Picone
(Palermo, 15 settembre 1937 – Palermo, 15 settembre 1993)
DON PINO PUGLISI... MARTIRE DELLA LOTTA ALLA MAFIA... UN RICORDO ED UN OMAGGIO
Tony Kospan
E' stato un coraggioso sacerdote ucciso dalla mafia ed ora è in corso la causa per la sua beatificazione.
Nato a Brancaccio quartiere di Palermo a 16 anni entra in seminario e divenuto sacerdote si caratterizza per il suo impegno per i poveri e per la liberazione delle persone
dai vincoli mafiosi esistenti nel suo teritorio.
La sua attvità di sacerdote è a 360 gradi ma pian piano è costretto ad intervenire non tanto per una lotta aperta alla mafia
ma per impedire che i ragazzi della sua parrocchia
vengano reclutati da quella organizzazione criminale...
Questo se da un lato gli diede molto consenso in città... diede però subito nel contempo molto fastidio alla Mafia... che ad un certo punto ne decretò la morte...
In effetti la mafia non voleva consentire che prendesse piede nel suo territorio una cultura di legalità e di libertà.
Fu così che il giorno del suo 56º compleanno dopo una lunga serie di minacce...l'uccise davanti al portone di casa.
Oggi sono in corso, soprattutto a Palermo, numerose iniziative e manifestazione per ricordare il suo sacrificio.
Desidero infine ricordarlo con un originale, ma molto bello, omaggio da parte di Ficarra e Picone...