Questo libro parla della vita di Rita Atria, nata a Partanna, in provincia di Trapani, nel 1974. Rita ha diciassette anni quando si trasferisce a Roma e abbandona per sempre Partanna, il suo paese in provincia di Trapani. Il perche' non e' facile da raccontare: non e' facile guardare in faccia il Mostro che le ha rubato l'infanzia e la famiglia. Ma poi, un giorno, l'incontro con il giudice Paolo Borsellino le cambia la vita: Rita si sente al sicuro e a lui decide di raccontare tutto quello che sa. Quell'uomo con i baffi, in giacca e cravatta, diventa da subito uno zio, "lo zio Paolo", un cantastorie di verita'. E nonostante la verita' sia dolorosa da accettare, Rita non smette mai di circondarsi di musica e colori, di amore e sogni, come faceva da bambina. Ma il 19 luglio 1992 anche Borsellino è ucciso in un attentato mafioso….e qui mi fermo non voglio svelarvi la fine del romanzo.
Forse un mondo onesto non esisterà mai
ma chi ci impedisce di sognare?
forse se ognuno di noi prova a cambiare,
forse ce la faremo