La sua fama si deve alla celeberrima azienda di figurine (Edizioni Panini) e, successivamente, alle pubblicazioni d'arte (in particolare le edizioni in facsimile) e all'editoria per ragazzi. È stato a capo della casa editrice da lui fondata, Panini Editore, nata dallo scioglimento dell'azienda familiare fondata insieme ai fratelli Giuseppe, Umberto e Benito ad inizio anni sessanta. Sposato dal 1960 con Emilia Spalanzani, ha avuto cinque figli (Laura, Silvia, Maria Teresa, Lucia e Luca)[ La Edizioni Panini aveva acquisito notorietà ad inizio anni sessanta a seguito di un fortunato progetto editoriale: il lancio di un album che raccogliesse le figurine di tutti i calciatori dei campionati italiani, conosciuta poi come la Calciatori Panini e destinata a diventare nel tempo molto popolare. Amante dell'arte e dello sport (la sua famiglia è stata a lungo sponsor della Pallavolo Modena), in tempi recenti e fino alla sua morte, Panini si è occupato prevalentemente, come editore, della pubblicazione di volumi di qualità, senza dimenticare tuttavia il suo primo amore, il calcio, sport al quale ha dedicato un'opera enciclopedica di grande respiro - l'Enciclopedia Panini del Calcio Italiano. Intorno alla fine degli anni ottanta, di concerto con i fratelli, Panini aveva ceduto l'azienda che pubblicava le classiche figurine per dare vita ad un nuovo progetto editoriale centrato sul suo nome. All'interno della Franco Cosimo Panini Editore, una parte preponderante degli investimenti era stata riservata, con la Franco Panini Ragazzi, all'editoria per l'infanzia, segmento dedicato ai lettori in giovanissima età, ovvero fino agli otto anni, ai quali è stata dedicata una serie di libri-gioco con personaggi dei fumetti assai popolari, come Pimpa di Altan, e di altri autori. Ma l'attività di Panini nel campo, prima della distribuzione, e poi dell'editoria vera e propria, ebbe inizio quando era poco più che adolescente. La guerra era terminata da poco quando, nel 1945, assieme ai fratelli iniziò a gestire l'edicola di giornali a Modena. Sei anni dopo, a vent'anni, si iscrisse alle scuole serali, per diplomarsi nel 1953 in ragioneria. Il diploma gli consentì di farsi assumere come impiegato. Dieci anni dopo, nel 1963, Panini lascia il lavoro in banca per unirsi ai fratelli Giuseppe, Umberto e Benito che avevano da pochi anni lanciato la fortunata collezione di figurine di calciatori. In pochi anni la sua posizione all'interno del gruppo di famiglia si era talmente consolidata che, nel 1970, l'editore si trovava a capo di undici società controllanti il marchio Panini distribuito ormai in diversi paesi del mondo. È a fine anni ottanta che avviene la svolta nella carriera imprenditoriale di Panini: dopo l'ingresso con il 25% nel capitale sociale del gruppo De Benedetti, la famiglia decide di cedere la Panini International alla Marvel Comics (passerà dieci anni dopo ad un gruppo di investitori italiani, tra cui Fineldo di Vittorio Merloni), e Franco Cosimo porta avanti un proprio progetto fondando la Franco Cosimo Panini Editore. Rileva nel contempo la casa editrice Malipiero di Bologna, che diverrà sotto la sua guida la Franco Panini Scuola, azienda capofila nel segmento delle cartolibrerie. |