AVVERTO CHE QUESTO POST CONTIENE IMMAGINI
CHE AD ALCUNI POTREBBERO DAR FASTIDIO…
E DUNQUE SI FERMI QUI…
L’ARTE NON E’ MORALE NE’ IMMORALE
MA AMORALE
ESTHER FERRER
ARTE FOTOGRAFICA CONCETTUALE
Esther Ferrer (San Sebastián 1937) vive e lavora a Parigi. Artista concettuale molto nota nel panorama dell’arte performativa dagli anni Sessanta. Dall’inizio della sua carriera realizza incursioni in altri campi quali: la musica, la fotografia, la poesia o la letteratura.
Esther Ferrer che, oltre a mostre personali e collettive, ha al suo attivo più di 100 concerti realizzati con il gruppo Zaj e performance dal 1967 al 1995, ha proposto in Biennale (proprio nell’ambito delle performance e delle installazioni), una paradossale e suggestiva oggettivazione in cui il tempo e lo spazio hanno finito per acquisire una presenza inquietante.
Esther Ferrer, artista basca, utilizza il suo corpo ed il suo volto come modelli dominanti nella sua opera . L’artista con le sue foto mostra allo spettatore le sue riflessioni sul tempo che passa.
Osservando i suoi ritratti composti, è stupefacente notare come il volto di una persona, nel caso specifico quello dell’artista, subisce con gli anni solo impercettibili variazioni.
L’artista indaga la necessità dell’uomo di identificarsi con il proprio corpo e con lo spazio nella ricerca di un punto di riferimento, di un centro, in contrapposizione all’instabilità del tempo, alla trasformazione che il tempo apporta sull’uomo e al suo spazio vitale.
Con Autoretrato en el tiempo fa convivere, su uno stesso supporto,
due scatti separati dal tempo ma uniti nello spazio.
L’opera ebbe inizio oltre venti anni fa e consiste in una serie di autoscatti dell’artista realizzati a cadenza quinquennale, in bianco e nero, con lo stesso sfondo, la stessa luce, la stessa inquadratura e dove, nulla cambia, se non il passare degli anni sul viso di Esther Ferrer. Realizzati i ritratti e tagliati a metà in senso verticale l’artista li riunisce in un unico ritratto “dei doppi tempi”.
La serie Autorretrato en el espacio parte da una immagine sfocata, quasi impercettibile, che in modo graduale aumenta la propria definizione per ritornare di nuovo alla composizione iniziale una volta raggiunto il massimo di nitidezza.
Gli scatti di Autoretrato en el tiempo, il cui primo risale al 1981 e l’ultimo al 2004, sorprendono particolarmente per gli esigui cambiamenti intercosi nei 23 anni di distanza dal primo all’ultimo. Ferrer, ovviamente, non ha subito in questi anni nessun trattamento chirurgico ma solo il “trattamento” del normale scorrere del tempo.
La serie Autoretrato en el tiempo è un work in progress, pertanto, l’artista continuerà questo lavoro negli anni a venire.
FINE
FONTI: VARI SITI WEB – IMP. T.K.
CIAO DA TONY KOSPAN
IL SALOTTO DEGLI ARTISTI
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