L'incontro
Sei stata tu, forse il nostro disordine, forse le dita libere, il loro movimento ansioso che interroga, che chiede alle mani e percorre le linee dell’ultimo desiderio quando ti svegli, o forse sono stato io, con la lingua sull’orlo della notte. Cammini di piacere quando albeggi e due corpi si parlano e raccontano la loro fortuna e incrociano la passione come uno solo. Il resto della carne si incatena alle abili gambe e alle braccia, per affondare nel mondo e possedere come un’oscura bocca che lo ingoia tutto, e ci trascina. Se qualche volta ti cerco o sei tu a cercare me, e ci incontriamo.
Juan Carlos Abril
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