Questo breve e sublime passo di Gibran
è degno di grande considerazione ed interesse…
ed è per questo lo sottopongo alla vostra lettura…
Di seguito però dirò il mio pensiero…
LA VITA E' UN'ISOLA
(K. Gibran)
La vita è un’isola in un oceano di solitudine:
le sue scogliere sono le speranze,
i suoi alberi sono i sogni,
i suoi fiori sono la vita solitaria,
i suoi ruscelli sono la sete.
La vostra vita, uomini,
miei simili,
è un’isola,
distaccata da ogni altra isola e regione.
Non importa quante siano le navi
che lasciano le vostre spiagge per altri climi,
non importa quante siano le flotte
che toccano le vostre coste: rimanete isole,
ognuna per proprio conto,
a soffrire le trafitture della solitudine
e sospirare la felicità.
Siete sconosciuti agli altri uomini
e lontani dalla loro comprensione
e partecipazione.
A mio modestissimo parere… Gibran…
di cui ammiro le tante bellissime opere poetiche
è qui davvero esageratamente pessimista
e la prima affermazione
è già una tremenda sintesi...
La vita è un’isola in un oceano di solitudine
George Frederic Watts - Il minotauro
Sembra dunque che non veda nessun legame
tra uomo ed uomo... se non i sogni…
Quanto sono lontane le liriche di John Donne
"Nessun uomo è un'isola"...
In effetti se è pur vero che ciascuno di noi è un "unicum"
tuttavia non possiamo non renderci conto
che gli altri "unicum"... che sono i nostri simili...
hanno tanti punti in comune con noi…
dai sensi… ai sentimenti… ai pensieri…
alla fisicità... alle emozioni... etc…
Inoltre benché io non abbia il mito della Società Umana…
tuttavia essa… pur barcollando spesso…
soprattutto sui principi morali…
comunque… ha consentito l’evoluzione del pensiero…
Questo pertanto depone, a mio parere,
in favore della fratellanza umana…
oltre alla constatazione dell’identico destino
che accomuna tutti noi…
Mi farebbe piacere conoscere il vostro pensiero…
Ciaoooooo
Orso Tony
PER LE 2 LIRICHE DI JOHN DONNE
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