L'INNO ALLA GIOIA
Friedrich von Schiller
Gioia, figlia dell'Eliso,
Fiamma d'oro giù dal ciel,
Noi veniamo, ardenti in viso,
Diva eccelsa, al tuo sacel.
Il tuo fascino affraterna
Ciò che il mondo separò,
Frantellanza impera eterna
Dove l'ala tua posò.
Chi al supremo ben pervenne
D'un amico al fido cuor
Chi soave sposa ottenne
Sia con noi nel gaudio d'or.
Sì, chi anche un cuore solo
Sua nel mondo può chiamar ;
Chi nol può trascini in duolo
Via di qui suo triste andar.
Gioia al sen dell'Universo
Posson tutti i vivi aver,
Vanno il buono ed il perverso
Pel fiorito suo sentier.
Ebbe ognun fino alla morte
Vino, amore e un fido cuor ;
Voluttà fu al verme in sorte,
L'angel gode in te, Signor.
Van gioiosi nella gloria
Mondi, luce e vita a dar,
Ite, figli ad esultar
Come prodi in gran vittoria !
Siate avvinti, o milioni,
Nella gran fraternità !
Figli ! Sommo un padre sta
Sopra gli astri e sopra i tuoni.
Vi prostrate, milioni ?
Senti Iddio, mondo, tu ?
Volgi il guardo sopra gli astri,
Sopra gli astri sue regioni.
Ludwig van Beethoven
Bonn, 16 12 1770 – Vienna 26 3 1827
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