Cari amici la poesia, come ben sapete, affronta ogni aspetto della nostra vita.
L'Epifania è classicamente la festa che… tutte le feste porta via e conclude il lungo periodo delle feste Natalizie dopo il quale riprenderà, nel bene e/o nel male, la cd "vita normale”.
Dunque stavolta, e non potevo far diversamente, il tema è quello dell'Epifania
LA BEFANA EPIFANIA (MA ANCHE I RE MAGI) IN POESIA E NON SOLO (2013) a cura di Tony Kospan
Ma… che vuol dire Epifania?
L'Epifania è una festa religiosa che deriva il suo nome da un termine greco – ἐπιφάνεια, epifaneia - che significa rivelazione.
E', infatti, in questo giorno che Gesù bambino si rivelò come figlio di Dio ai Re Magi.
E la Befana?
La Befana è invece un'antichissima festa connessa a tradizioni agrarie pagane relative al momento di passaggio tra la fine dell'anno e la nascita del nuovo... che narravano di divinità femminili che volavano per i campi per favorire i raccolti futuri.
E' però nel Medio Evo che da modificazioni ed interconnessioni di queste tradizioni con quelle cristiane che nasce la Befana... la simpatica stregaccia dispensatrice di carbone o doni ai bambini a seconda che si siano comportati bene o male.
In quest'era di globalizzazione questa festa però oggi soffre un pò per la concorrenza di... Babbo Natale...
Un tempo, quando Babbo Natale viveva soprattutto negli USA e nei paesi nordici, era invece attesissima ed amatissima dai bambini italiani… in quanto poi, alla fine, la cd. “vecchiaccia” si rivelava sempre buonissima e generosissima di regali…
L'Epifania, quindi con i Re Magi e La Befana… non poteva non interessare da sempre i poeti… famosi e non… ed è il tema che tratteremo…
Le canzoni che parlano della Befana ovviamente sono tutte di carattere popolare e dedicate ai bambini, tranne l'ultima, che comunque è molto divertente.
Come sempre mi piacerebbe leggere, su questo tema, poesie vostre o che piacciono a voi…
LETTERA ALLA BEFANA Gianni Rodari
Mi hanno detto, cara Befana, che tu riempi la calza di lana, che tutti i bimbi, se stanno buoni, da te ricevono ricchi doni. Io buono sempre sono stato ma un dono mai me lo hai portato. Anche quest'anno nel calendario tu passi proprio in perfetto orario, ma ho paura, poveretto, che tu viaggi in treno diretto; un treno che salta tante stazioni dove ci sono bimbi buoni. Io questa lettera ti ho mandato per farti prendere l'accellerato! Oh cara Befana, prendi un trenino che fermi a casa di ogni bambino, che fermi alle case dei poveretti con tanti doni e tanti confetti.
I 3 SANTI Heinrich Heine
I tre santi Re Magi d'Oriente chiedevano fermandosi in ogni città: "O donne, o fanciulle, sapreste dirci la strada per Betlemme dove va?"
Né giovani né vecchi lo sapevano e essi riprendevano il tragitto, ma una cometa dalla chioma d'oro or li guidava come una lanterna.
La stella sulla capanna di Giuseppe alfine si fermò e i santi tre re Magi alla soglia si poterono affacciar; muggiva il bue, piangeva il bambinello, e i Re Magi cominciarono a cantar.
I RE MAGI Gabriele D'Annunzio
Una luce vermiglia risplende nella pia notte e si spande via per miglia miglia e miglia. Oh nova meraviglia! Oh fiore di Maria! Passa la melodia e la terra si ingiglia. Cantano tra il fischiare del vento per le forre, i biondi angeli in coro; ed ecco Baldassarre, Gaspare e Melchiorre con mirra, incenso e oro.
LA BEFANA Guido Gozzano
Discesi dal lettino son là presso il camino, grandi occhi estasiati, i bimbi affaccendati
a metter la scarpetta che invita la Vecchietta a portar chicche e doni per tutti i bimbi buoni.
Ognun, chiudendo gli occhi, sogna dolci e balocchi; e Dori, il più piccino, accosta il suo visino
alla grande vetrata, per veder la sfilata dei Magi, su nel cielo, nella notte di gelo.
Quelli passano intanto nel lor gemmato manto, e li guida una stella nel cielo, la più bella.
Che visione incantata nella notte stellata! E la vedono i bimbi, come vedono i nimbi
degli angeli festanti ne' lor candidi ammanti. Bambini! Gioia e vita son la vision sentita
nel loro piccolo cuore ignaro del dolore.
LA BEFANA Giovanni Pascoli
Viene viene la Befana vien dai monti a notte fonda. Come è stanca! La circonda neve, gelo e tramontana. Viene viene la Befana. Ha le mani al petto in croce, e la neve è il suo mantello ed il gelo il suo pannello ed il vento la sua voce. Ha le mani al petto in croce. E s’accosta piano piano alla villa, al casolare, a guardare, ad ascoltare or più presso or più lontano. Piano piano, piano piano. Che c’è dentro questa villa? Uno stropiccìo leggero. Tutto è cheto, tutto è nero. Un lumino passa e brilla. Che c’è dentro questa villa? Guarda e guarda…tre lettini con tre bimbi a nanna, buoni. guarda e guarda…ai capitoni c’è tre calze lunghe e fini. Oh! tre calze e tre lettini. Il lumino brilla e scende, e ne scricchiolan le scale; il lumino brilla e sale, e ne palpitan le tende. Chi mai sale? Chi mai scende? Co’ suoi doni mamma è scesa, sale con il suo sorriso. Il lumino le arde in viso come lampada di chiesa. Co’ suoi doni mamma è scesa. La Befana alla finestra sente e vede, e s’allontana. Passa con la tramontana, passa per la via maestra, trema ogni uscio, ogni finestra. E che c’è nel casolare? Un sospiro lungo e fioco. Qualche lucciola di fuoco brilla ancor nel focolare. Ma che c’è nel casolare? Guarda e guarda… tre strapunti con tre bimbi a nanna, buoni. Tra la cenere e i carboni c’è tre zoccoli consunti. Oh! tre scarpe e tre strapunti… E la mamma veglia e fila sospirando e singhiozzando, e rimira a quando a quando oh! quei tre zoccoli in fila… Veglia e piange, piange e fila. La Befana vede e sente; fugge al monte, ch’è l’aurora. Quella mamma piange ancora su quei bimbi senza niente. La Befana vede e sente. La Befana sta sul monte. Ciò che vede è ciò che vide: c’è chi piange e c’è chi ride; essa ha nuvoli alla fronte, mentre sta sul bianco monte.
da Orso Tony
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