La poesia ha un potere: se letta con disponibilità rivela una forza speciale, coinvolge, commuove e sorprende, ma soprattutto riflette come uno specchio gli stati d'animo di chi legge, in particolare i malesseri più profondi e difficili da affrontare e li trasforma da emozioni negative e incomprensibili in immagini con un senso e un significato preciso.
Negli anni '80 nasce in America la poetry therapy e successivamente approda in Italia, alla fine degli anni '90, con il nome di poesia terapia. Si tratta di un approccio dolce, ma estremamente efficace, per affrontare insieme ad uno specialista le difficoltà che possono insorgere in un periodo della propria vita.
È utile quando ci si trova ad affrontare un momento di fragilità emotiva e può essere praticata da soli o con l'aiuto di un terapeuta.
Da soli come auto aiuto
Questa applicazione della poesia terapia è molto semplice; si tratta di ricercare dei momenti quotidiani di scrittura, lettura o ascolto di poesia con disponibilità e accoglienza. Alla fine di questi momenti si può scrivere in un diario un commento sui benefici che l'esercizio di lettura o scrittura ha suscitato, in una sorta di verifica personale.
Tra gli autori da leggere possiamo citarne alcuni come Alda Merini, Ada Negri, Vivian Lamarque, Antonia Pozzi, Emily Dickinson, Elizabeth Barrett Browning.
In sedute di counseling
La poesia terapia può essere sfruttata anche seguendo insieme ad uno psicoterapeuta un percorso strutturato di aiuto. Ciò può essere utile quando si attraversa un periodo di difficoltà e si è alla ricerca della forza per dare senso agli avvenimenti della vita. Il terapeuta usa la poesia tramite la prova di scrittura attiva di piccole composizioni poetiche, la lettura di autrici scelte o sedute di composizione collettiva di poesia con più persone. La seduta con il terapeuta ha il vantaggio di avere una fase di verifica in cui la persona può analizzare le poesie che ha scritto o ascoltato e parlare delle emozioni suscitate.
Perché la poesia cura l'anima
Come può una forma narrativa come la poesia esercitare in chi la legge o la ascolta un'azione tanto consolatoria e benefica? La poesia è un'espressione creativa che permette di rielaborare positivamente anche gli stati d'animo e le difficoltà più serie in tre fasi:
1.Fase introspettiva, in cui avviene una specie di immersione nel proprio sentire; la persona ascoltando i versi altrui o prima di scrivere propri, guarda dentro di sé, dentro la verità del proprio stato d'animo, lo ammette e lo riconosce.
2.Fase di sintesi: anche se il proprio stato d'animo è articolato, perché risultato di eventi e ricordi, la poesia costringe a trovare una sintesi in poche parole capaci di spiegare tutte le sfaccettature del proprio malessere. Non è come la scrittura o lettura di un diario in cui si può descrivere passo a passo ciò che si prova. Si semplifica l'idea che si ha dei propri problemi, se ne ricerca l'origine, la parola sintesi, che sia paura, dolore, vergogna tristezza o delusione.
3.Fase di trasformazione, perché la poesia associa sempre un'emozione a una metafora e trovare una metafora significa completare il percorso di comprensione del proprio sentimento, guardarlo con tale distacco da poterlo trasformare in arte.
Grazie a tutte queste fasi la poesia riesce a diventare una forma di autocura perché riesce a circoscrivere il proprio stato d'animo, ad accettarlo e a trasformarlo in linguaggio poetico, facendo si che i sentimenti più negativi non facciano più sentire schiacciati o annientati.
Bianca Fracas