La storia, la pianta, la canzone...
Il simbolo della festa della donna è, com'è noto, la mimosa… ovvero l'acacia dealbata.
Ma perché e da chi fu scelta?
LE 2 VERSIONI DELLA STORIA
La prima più antica risale al 1908
Siamo in America… a Chicago… ed è l'8 marzo.
Al passaggio dei funerali delle lavoratrici morte nell'incendio della fabbrica occupata per difendere i propri diritti, la folla commossa recise dagli alberi rametti di fiori gialli lanciandoli sul corteo.
La seconda invece risale al 1946
Siamo in Italia a Roma e l'UDI (Unione Donne Italiane) doveva scegliere un simbolo floreale per festeggiare il primo 8 marzo postbellico così come il garofano rosso lo era per la festa del lavoro.
Le donne, essendo i giardini pieni di minose e dunque facilmente reperibili in marzo… oltre ad essrere durevoli e profumate… optarono per le mimose…
Ma non fu una scelta semplice, bensì complessa, che a raccontarla oggi appare come una bella leggenda.
Infatti le donne preferivano l'orchidea ma Teresa Mattei,
che l'anno dopo avrebbe fatto parte dell'Assemblea Costituente,
per evitar la ascelta di un fiore costoso come quello, s'inventò una leggenda cinese...
raccontando che la mimosa per quel popolo rappresentava il calore della famiglia
ed era il simbolo la gentilezza femminile.
In tal modo convinse tutte le donne e la mimosa... vinse...
LA PIANTA
LA MIMOSA – ACACIA DEALBATA
Pianta originaria della Tasmania, fa parte del genere Acacia e della famiglia delle Leguminose,
ed in particolare alla sottosspecie delle Mimosacee.
E' un albero da fiori gialli e a grappolo, con un profumo dolce e fragrante. Introdotta in Europa nel 1800.
U S I
(MEDICINALI E PROFUMI)
La sua corteccia è stata adoperata, nell'uso medicinale,
come astringente e antidiarroica mentre i fiori nella ccreazione di profumi.
Inoltre possiede tannini ed un olio usato per l'aromaterapia
e per il trattamento di alcune malattie cutanee.
COLTIVAZIONE
E' possibile acquistare un piccolo alberello di mimosa e piantarlo in giardino o in un vaso.
Così ogni anno avrete la mimosa pronta per la festa della Donna.
CONSERVAZIONE
Eliminare del tutto le foglie dagli steli poi appendere il mazzolino a testa in giù in un locale asciutto,
poco luminoso e con buon ricambio d' aria e tenerlo così finché non è seccato.
LA CANZONE
anche da Tony Kospan,
ma non come banalmente viene vista in genere,
bensì come conservazione del ricordo
delle lotte fatte per il raggiungimento dell'uguaglianza
e per cancellare i residui di vetero maschilismo ancora radicati
nella nostra società apparentemente evoluta...
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