Nato il 21 marzo 1938 a Cassine (Alessandria) crebbe artisticamente a Genova frequentando grandi cantautori come Bruno Lauzi, Gino Paoli e Fabrizio De André.
Il suo grande amore musicale era il jazz... ed infatti la sua prima band si chiamava "Jelly Roll boys jazz band".
Luigi Tenco
(Cassine, 21 marzo 1938 – Sanremo, 27 gennaio 1967)
I suoi esordi con il nome d'arte Gigi Mai (ne userà poi diversi altri)non furono baciati dal successo nè di pubblico nè di critica.
Dal 1959 iniziano i suoi successi soprattutto con "Mi sono innamorato di te" e "Io sì"... poi nel 1964 con "Ho capito che ti amo" e nel 1966... con "Un giorno dopo l'altro" e "Lontano, lontano"
Nel 1967 partecipa al festival di Sanremo già attanagliato da problemi psicologici con ""Ciao amore, ciao" cantata in coppia con Dalida e nel vederla bocciata dalla giuria a favore di altre canzoni di scarso valore si tolse la vita...
E' stato un cantautore davvero "autentico" in quanto non cedette mai a pressioni commerciali o si abbassò a volgarizzazioni della sua vena poetico-musicale...
Milioni di giovani dell'epoca (tra i quali il sottoscritto) lo amavano per questo e rimasero sconvolti quando appresero della sua morte.
Per me, ma non solo per me, le sue erano quasi tutte "canzoni poesie".
Ed è proprio con la canzone poesia che segue che mi fa piacere ricordarlo e rendergli omaggio...
La canzone è tutta sua… testo e musica… ed appare a me…, ma non solo…, come una delle sue canzoni più incisive… più sensuali… più romantiche ed intriganti…
Direi che per questi aspetti rappresenta un vero e proprio unicum tra le sue canzoni...
E’ bello ascoltarla sia nella versione maschile sofferta e profonda del grande Luigi… che nella versione femminile cantata con la consueta sensualità ed intensità dalla classica Ornella Vanoni…
Prima però… leggiamo il testo… per apprezzarne il valore "poetico".
IO SI’
- Tenco -
Io sì,
che t’avrei fatto vivere
una vita di sogni
che con lui non puoi vivere
Io sì,
avrei fatto sparire
dai tuoi occhi la noia
che lui non sa vedere
ma ormai…
Io sì,
t’avrei detto il mio amore
cercando le parole
che lui non sa trovare
Io sì,
t’avrei fatta invidiare
dalle stesse tue amiche
che di lui ora ridono,
ma ormai…
Io sì,
t’avrei fatta arrossire
dicendoti “ti amo”
come lui non sa dire
Io sì,
da te avrei voluto
quella tua voce calda
che a lui fa paura
ma ormai…
Io sì,
t’avrei fatto capire
che il bello della sera
non è soltanto uscire
Io sì,
t’avrei insegnato
che si incomincia a vivere
quando lui vuol dormire,
ma ormai…
Io sì,
che t’avrei insegnato
qualcosa dell’amore
che per lui è peccato
Io sì,
t’avrei fatto sapere
quante cose tu hai
che mi fanno impazzire
ma ormai…
Ascoltiamola dunque cantata dall’autore…
e, se ci va, anche dalla Vanoni…
Ciao da Tony Kospan