Il condor
Io sono il condor, volo su di te che cammini e d’improvviso in un giro di vento, penna, artigli, ti assalto e ti innalzo in un ciclone sibilante di freddo tempestoso. Alla mia torre di neve, alla mia tana nera, ti porto, e sola vivi, e ti copri di penne, e voli sopra il mondo, immobile, nell’alto. Donna condor, saltiamo su questa preda rossa, straziamo la vita che passa palpitando e innalziamo uniti il nostro volo selvaggio.
Pablo Neruda
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