Oggi è l'anniversario della morte
di uno dei più grandi cantori dell'amore in poesia.
Non mi soffermerò sulla biografia di questo grandissimo poeta
nonché sceneggiatore ed intellettuale francese del secolo scorso
perché penso che possano parlarci meglio di lui meglio le sue poesie...
E' sì notissimo ed amatissimo per i suoi versi d'amore
ma in verità la sua poetica affrontava temi anche molto diversi
come, e soprattutto, quelli sociali.
Lo ricorderò quindi con 2 sue poesie d'amore
(non però con le sue solite notissime tipo la mitica "Questo amore" o altre)
e 2 di carattere sociale...
ed infine con un'altra divenuta anche una magica canzone...
(Neuilly-sur-Seine 4 2 1900 – Omonville-la-Petite 11 4 1977)
Per sentir e goder la bellezza di queste poesie
consiglio di leggerle e rileggerle...
Vi sembrerà di cogliere i profumi del mare... del giardino...
e dell'amore... dell'amore... vero...
e dunque della vera meraviglia della vita....
SABBIE MOBILI
Dèmoni e meraviglie
Venti e maree
S'è ritirato già il mare in lontananza
E tu
Come alga dolcemente dal vento accarezzata
Nelle sabbie del letto ti agiti sognando
Dèmoni e meraviglie
Venti e maree
Il mare s'è ritirato già in lontananza
Ma nei tuoi occhi socchiusi
Due piccole onde son rimaste
Dèmoni e meraviglie
Venti e maree
Due piccole onde per farmi annegare.
Norman Rockwell – Bacio
IL GIARDINO
Mille anni e poi mille
Non possone bastare
Per dire
La microeternità
Di quando m'hai baciato
Di quando t'ho baciata
Un mattino nella luce dell' inverno
Al Parc Montsouris a Parigi
A Parigi
Sulla terra
Sulla terra che è un astro.
In queste altre 2 poesie invece ci parla
dell'incomunicabilità di coppia e dell'emarginazione...
con parole semplici
che dipingono però in modo forte e colorito
tante, ahimé, note ed... ancor oggi... comuni realtà...
Alfons Mucha - Prima colazione
PRIMA COLAZIONE
Lui ha messo
il caffè nella tazza
Lui ha messo
il latte nel caffè
Lui ha messo
lo zucchero nel caffellatte
Ha girato
il cucchiaino
Ha bevuto il caffellatte
Ha posato la tazza
senza parlarmi
S'è acceso
una sigaretta
Ha fatto
dei cerchi di fumo
Ha messo la cenere
nel portacenere
Senza parlarmi
Senza guardarmi
S'è alzato
S'è messo
sulla testa il cappello
S'è messo
l'impermeabile
perché pioveva
e se n'è andato
sotto la pioggia
senza parlare
senza guardarmi,
e io mi son presa
la testa fra le mani
e ho pianto.
LA DISPERAZIONE E' SEDUTA SULLA PANCHINA
In un giardinetto su una panchina
C'è un uomo che vi chiama quando passate
Ha un binocolo un grigio vestito liso
Fuma un sigaretto ed è seduto
E vi chiama quando voi passate
O semplicemente egli vi fa un cenno
Non bisogna guardarlo
Non bisogna ascoltarlo
Conviene andare avanti
Fingere di non vederlo
Fingere di non sentirlo
Bisogna camminare affrettare il passo
Se voi lo guardate
Se voi l'ascoltate
Egli vi fa un cenno e niente e nessuno
Può impedirvi di andare a sedervi accanto a lui
Allora egli vi guarda e sorride
E soffrirete atrocemente
E l'uomo non la smette di sorridere
E voi sorriderete come lui
Esattamente
Più sorriderete e più soffrirete
Atrocemente
Più voi sorriderete e più soffrirete
Irrimediabilmente
E voi restate là
Seduto congelato
Sulla panchina sorridente
E fanciulli giocano vicino a voi
Passano i passanti
Tranquillamente
S'involano gli uccelli
Un albero lasciando
Per un altro
E voi restate là
Sulla panchina
E voi sapete voi sapete
Che mai più voi giocherete
Come quei fanciulli
Sapete che mai più voi passerete
Tranquillamente
Come quei passanti
Che mai più voi volerete
Un albero lasciando per un altro
Prevert a Parigi
Infine cliccando qui giù potete ascoltare,
dopo un inizio di lettura, la famosa
LES FEUILLES MORTES
cantata da par suo da Yves Montand
CIAO DA TONY KOSPAN
LA POESIA…
IL SUO FANTASTICO MONDO…
LE SUE SUBLIMI EMOZIONI…
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