C’era una volta un re molto sensibile, che amava la natura. Una sera sentì un canto
melodioso. Subito uscì dal suo palazzo, ma non vide nessuno. Non dormì tutta la notte,
pensando a chi poteva essere. La mattina dopo ecco ancora una volta lo stesso suono, dolce
come la prima volta. Ma anche questa volta non riuscì a scoprire da dove venisse. Fece
cercare dovunque, ma invano.
Un giorno radunò i suoi consiglieri e disse:
- Chi mi porterà l’uccello che canta così dolcemente avrà un premio!
Tutti si misero a cercare. Alcuni soldati si fermarono vicino ad un pozzo e un rospo, che
passava di lì chiese: - Che state cercando?
- Stiamo cercando uno che canta una dolce melodia tutti i giorni, all’alba e al tramonto. Lo
conosci per caso?- Ma certo- rispose- sono io!
I soldati, felici della scoperta, presero il rospo e lo portarono a corte. Il re disse:
- Mi è stato detto che canti dall’alba al tramonto. Sarebbe un onore per me sentirti cantare
adesso.
Il rospo si sentì lusingato da tanto rispetto e si mise a cantare, anzi a gracidare. Alla fine del
canto il re gli disse: - Grazie per la tua cortesia, ma non è la tua voce che ho sentito.
Fu portato al re un corvo, ma quando lo sentì gracchiare disse: - Non è lui!
Un giorno dei ragazzi chiesero ad un merlo: - Chi è che canta una canzone tanto melodiosa
tutti i giorni dall’alba al tramonto?
Il merlo rispose semplicemente: - Sono io!
I ragazzi scoppiarono a ridere, perché era la stessa risposta data dagli altri. Ma l’uccello
insisté: - E’ la mia voce! Avvertite il re di aspettarmi domani all’alba sul suo balcone. Mi
troverà posato sul ramo di un albero!
La mattina seguente, prima che sorgesse l’alba, il re era là, sul balcone.
Subito udì il merlo intonare il suo canto: una melodia divina!
Finito il canto, il merlo si posò sulla mano del sovrano e chiese:
- Perché piangi così?
- E’ la tua canzone: è bellissima! Che cosa cantavi?
- Il mio canto è una preghiera! E’ un modo di ringraziare Dio, Creatore del mondo, per
avermi dato la vita. Io sono piccolo e posso dargli una mano per risolvere i suoi problemi. E
ne ha tanti! Però nessuno può impedirmi di ringraziarlo per ciò che mi ha dato!