I bellissimi cipressi intingevano
i loro maestosi vertici nell'azzurro del cielo.
Il vento cresceva.
Gli alti cipressi sbattevano i vertici arruffati. Di tanto in tanto il piu' alto,scosso con violenza,s'inclinava e poi tornava a piegarsi sugli altri,come per ripetere cio' che il vento gli aveva mormorato:e allora le punte dei cipressi si curvavano in fretta l'una verso l'altra, come tante teste che si avvicinassero per bisbigliare furtivamente il segreto del vento....
Nino Salvaneschi
(da Il fiore della notte)