Oggi è l'anniversario della nascita...
di Federico Garcia Lorca
forse, o senza forse, il più grande poeta spagnolo.
Dunque questo blog che si ispira
ai temi della cultura e della poesia
non può esimersi
di rivolgere un omaggio al grandissimo poeta spagnolo
- da me amatissimo insieme a pochi altri grandi -
in attesa di riuscir a dedicargli una ampio post...
BREVE RICORDO DI
FEDERICO GARCIA LORCA
Fuentevaqueros 5/6/1898 - Viznar 19/8/1936
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Come ricordarlo e rendergli omaggio dunque?
Lo farò con una breve biografia,
ed alcune sue poesie.
BREVE BIOGRAFIA
ED ANALISI DELLA SUA POETICA
Federico Garcia Lorca nasce il 5/6/1898 a Fuentevaqueros, vicino a Granada.
E' considerato il più popolare poeta di lingua spagnola e uno dei principali rappresentanti del teatro moderno.
La sua poesia, centrata principalmente sui temi del destino e della morte, affonda le radici nella cultura andalusa, caratterizzata da una fusione di elementi arabi e gitani.
I suoi versi cantano passioni umane elementari in una forte compenetrazione di sogno e realtà. I lavori teatrali, oltre a far propria l'eredità dei canti gitani, mutuano elementi dei canti tradizionali spagnoli e della poesia surrealista.
La lingua fonde spontaneità e raffinato lirismo, creando immagini sorprendenti e originali metafore.
Dal 1919 al 1934 vive principalmente a Madrid, dove frequenta la cerchia di letterati e artisti della sua generazione, come Salvador Dalí, Luis Buñuel e Rafael Alberti.
Si dedica anche alla musica e nel 1922 crea insieme col compositore Manuel de Falla il progetto del primo festival del cante jondo, il canto zingaresco tipico della Spagna meridionale.
La raccolta di liriche di tema andaluso, “Romancero gitano” (1928), incontra i favori della critica e lo rende figura preminente fra il gruppo di poeti noto come Generazione del '27.
Nel 1931 riceve dal nuovo governo repubblicano l'incarico di organizzare un gruppo teatrale itinerante, “La Barraca”.
Nel 1936, allo scoppio della guerra civile spagnola García Lorca è arrestato a Granada dai nazionalisti, che lo fucilano a Viznar senza processo il 19 agosto 1936 a soli 38 anni.
(DAL WEB)
3 TRA LE SUE PIU' BELLE POESIE
POTESSERO LE MIE MANI SFOGLIARE
Pronunzio il tuo nome
nelle notti scure,
quando sorgono gli astri
per bere dalla luna
e dormono le frasche
delle macchie occulte.
E mi sento vuoto
di musica e passione.
Orologio pazzo che suona
antiche ore morte.
Pronunzio il tuo nome
in questa notte scura,
e il tuo nome risuona
più lontano che mai.
Più lontano di tutte le stelle
e più dolente della dolce pioggia.
Ti'amerò come allora
qualche volta?Che colpa
ha mai questo mio cuore?
Se la nebbia svanisce,
quale nuova passione mi attende?
Sarà tranquilla e pura?
Potessero le mie mani
sfogliare la luna!
Luce del mattino - William McGregor Paxton
LA LUCE
La luce, questo fuoco che divora.
Questo paesaggio grigio che m'attornia.
Questa pena per una sola idea.
Quest'angoscia di cielo, terra e d'ora.
Questo pianto di sangue che decora
lira senza timbro, torcia senza presa
Questo peso del mare che mi frusta.
Questo scorpione che attende entro di me.
Ghirlanda d'amore, letto di ferito
sono e di insonne, sogno la presenza
tua nel fondo in rovina del mio petto;
e se ricerco una vetta di prudenza
il tuo cuore mi dà una valle densa
di cicuta e passione d'aspra scienza
SOLO IL TUO CUORE ARDENTE
Solo il tuo cuore ardente…
niente più.
Il mio paradiso…
…un campo senza usignolo né lire,
con un fiume discreto e una fontanella.
Senza lo sprone del vento sopra le fronde
né la stella che vuole essere foglia.
Una grandissima luce
che fosse lucciola di un'altra,
in un campo di sguardi viziosi.
Un riposo chiaro e lì i nostri baci,
nèi sonori dell'eco,
si aprirebbero molto lontano.
Il tuo cuore ardente, niente più.
IL VIDEO
(Gazzella del ricordo d'amore)
CIAO DA TONY KOSPAN
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