"Ciao, Come stai?"
Ma saremo ridicoli a chiederci "come stai?".
Andrebbe abolito. E' il trionfo della distanza tra esseri umani,
dell'impersonalità e del totale disinteresse verso il prossimo.
"Come stai?" "Bene."
Sì. Come no.
E la vita continua, il mio l'ho fatto, ti ho chiesto come stai,
tu hai risposto bene,finalmente posso smettere di far finta di preoccuparmi per te.
No, no, non ci siamo, troppa finzione, troppe maschere in questo mondo.
"Come stai?"
Vuoi sentire la verità o ti lascio passare una giornata serena?
Lo vuoi sapere davvero come sto, o dovevi toglierti il pensiero,
o da piccolo ti hanno insegnato che si dice così.
Non puoi reggere il peso della mia risposta, quindi dirò solo bene,
come sempre, automaticamente, come una macchina.
Bene. Tutto bene, dirò.
Forse converrebbe cambiare le domande.
"Ciao, qual è stata l'emozione più forte degli ultimi giorni?"
"Ciao, hai avuto voglia di piangere questa settimana?"
"Ciao, ho voglia di ascoltare il racconto sincero della tua vita, non ho paura.
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