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De: giulipippi (Mensaje original) |
Enviado: 04/08/2013 18:07 |
Se c’è da scegliere tra mente e cuore, ricorda che il cuore ha sempre ragione, perché la mente è stata creata dalla società.è un prodotto dell'educazione. Ti è stata data dalla società, non dall'esistenza.Il cuore è incontaminato.
Osho
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De: rom* |
Enviado: 05/08/2013 09:33 |
Osho condannò perentoriamente tutte le religioni organizzate considerandole spazzatura alla stregua delle superstizioni, ed auspicò il superamento di tali credenze preconizzando l’avvento di una nuova, unica religiosità, una “scienza della dimensione interiore”, soggettiva, incentrata sull’essere (così come la scienza “oggettiva” si occupa del mondo esteriore). Affermò che le religioni tradizionali hanno represso lo sviluppo naturale dell’essere umano e sono destinate a scomparire, e che non hanno alcun senso i vari credo, le fedi e i dogmi imposti dalla società; la dimensione spirituale deve sorgere dall’esperienza diretta, dalla ricerca, da una effettiva maturazione interiore; “per raggiungere la verità è necessario liberarsi da tutte le dottrine, da tutte le strutture formali”. L'errore fondamentale compiuto da tutte le religioni, secondo Osho, è che nessuna ha avuto il coraggio di riconoscere che ci sono cose che noi non sappiamo, ognuna ha finto di essere onnisciente, di essere l’unica vera religione condizionando l’uomo fin dalla nascita con effetti deleteri. Osho affermò che il vero uomo religioso è un ribelle in totale armonia con la sua luce, col flusso divino dell’esistenza, che vive in assoluta libertà senza essere condizionato dalla società, dalla cultura e dalle tradizioni. Nell'ultima fase della sua vita, in una conferenza stampa mondiale, dichiarò sciolta la religione sorta intorno a lui, annullò l'uso dei colori rossi e del mālā, perché per raggiungere "l’essenza più intima del proprio essere non occorre una professione di fede, io non sono un leader, non ho catechismi, non ho teologie. Tu non sei un seguace: è sufficiente essere amici". Nei suoi discorsi ricorrono spesso dotti riferimenti alle scritture delle grandi religioni mondiali, di cui Osho forniva argute interpretazioni personali. Le sue feroci posizioni contro le tradizioni spirituali gli attirarono l’ostilità del mondo religioso.[66] |
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De: rom* |
Enviado: 05/08/2013 09:33 |
Osho non credeva all’esistenza di un Dio “persona”, come quello tramandatoci dalle grandi tradizioni religiose, bensì all’esistenza di una essenza divina, un'energia allo stato puro, impersonale, eterna e creativa, in perenne espansione. Questa essenza divina – che possiamo chiamare Dio, Dharma, Brahman, Tao, Logos, Verità, Assoluto ecc. – non può essere dimostrata ma può essere sperimentata, poiché permea tutto ciò che esiste, è la vita stessa, “l’anima stessa dell’universo” che alberga anche dentro di noi, è la nostra più intima natura, e rientrare in connessione con essa costituisce l'esperienza suprema della beatitudine. Le divinità “personalizzate”, secondo Osho, non sono altro che proiezioni della mente umana, che ha bisogno di certezze, e sono state create dalle religioni per imporre la propria egemonia sull’essere umano. Altrettanto fasulla è l’esistenza del demonio, controparte malevola del divino inventata dalle organizzazioni religiose per sostenere le proprie tesi: il male inteso come entità divina non esiste, è soltanto “assenza di luce”, di amore e consapevolezza.[67] |
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De: rom* |
Enviado: 05/08/2013 09:34 |
Osho considerava il matrimonio un'istituzione contronatura poiché in contrasto con la libertà personale, “il valore supremo, non esiste nulla di più elevato della libertà”. La vita – spiega il mistico – è un continuo mutamento, e le persone dovrebbero incontrarsi e amarsi occasionalmente, quando entrano in sintonia, e poi separarsi quando questa sintonia svanisce. Forzare legalmente i rapporti affettivi è sbagliato e genera nevrosi, perversioni psicologiche, repressioni e sensi di colpa. La famiglia, inoltre, danneggia e condiziona negativamente la psiche del bambino inculcandogli pregiudizi, falsi valori e appartenenze sociali e religiose. [68] In un’altra occasione affermò che l’amore è distrutto non tanto dal matrimonio, quanto invece dalla relazione di coppia, che spesso nasce fra individui inconsapevoli del reale significato dell’amore e avulsi da una vera dimensione di intimità. [69] Osho rifiutò categoricamente di sposarsi, nonostante le insistenze e la disapprovazione dei suoi familiari. |
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De: rom* |
Enviado: 05/08/2013 09:35 |
Osho considerava Gesù Cristo un maestro illuminato – al pari di Buddha, Maometto, Ramakrishna, Mahavira ecc. – e lo definì “un poeta dell’Assoluto” frainteso sia dai cristiani che dagli ebrei, e disprezzato da questi ultimi perché visse la sua vita da individuo libero, autentico, che riconosceva solo la sua autorità avulsa da ogni tradizione. Osho ritiene il cristianesimo una falsa religione, edificata attorno alla sua figura e ossessionata dal concetto della morte e della sofferenza. Gesù – spiega Osho – non fu mai un cristiano; infatti in aramaico (la lingua parlata da Gesù) non esiste la parola “cristo”, né esiste in ebraico: solo trecento anni dopo la sua morte, quando il Vangelo venne tradotto in greco, la parola “messia” venne resa con “cristo”. Secondo Osho, Mosè fu responsabile per aver inculcato nel suo popolo l’idea di un messia (lo stesso Gesù, suggestionato, finì per proclamarsi tale cercando seguaci); affermò inoltre che Giovanni il Battista fu un grande maestro e profeta rivoluzionario, e sostenne che anche San Francesco fosse un illuminato nonostante l’appartenenza al cristianesimo. In una serie di discorsi, Osho diede una sua personale interpretazione dei Vangeli, della figura di Gesù e dei Vangeli apocrifi di San Tommaso.[93][94] |
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conosco Osho e per questo che ho messo la nota
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