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R I C O R D I: Anniversario di Charles Bukowski... mito della poesia trasgressiva
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Respuesta  Mensaje 1 de 3 en el tema 
De: Orso Tony  (Mensaje original) Enviado: 16/08/2013 01:00
 
 
Nell'immenso mondo della poesia
non manca alcun genere...
nemmeno quello della trasgressione che ha come
illustre antesignano il nostro Cecco Angiolieri...
 
 
 
 
 
 
 
 
Non possiamo quindi non ricordare
nell'anniversario della nascita
uno dei più noti e più grandi in questo campo 
Charles Bukowski
 
 
E' stato poeta e scrittore
mito della letteratura statunitense del 900…
(soprattutto per il mondo underground e per la beat generation)
ma i cui dissacranti versi
sono oggi letti in ogni parte del mondo.
 
 
 
 
 
 
 
 
CHARLES BUKOWSKI
POETA E SCRITTORE DELLA TRASGRESSIONE
 
 
 
 
 
 
 
Il successo del suo scrivere...
nasce da un  mix di simpatia, trasgressione e...
diversa visione della realtà...
(in cui c'è spesso un fondo di verità).
 
 
Nella sua vita inseguì sempre
un cosciente amore
per la sregolatezza in campo sessuale...
alcoolico... nel gioco (scommesse ippiche)
e nei rapporti interpersonali...
 
 
 
 
(Andernach, 16 agosto 1920 – San Pedro, 9 marzo 1994)
 
 
 
 
 
BREVE BIOGRAFIA
 
 
 
Bisogna dire ad onor del vero che ha avuto un'infanzia tremenda piena di umiliazioni da parte del padre, vittima della "grande crisi" del '29,  e degli amici d'infanzia... per il suo accento tedesco...
 
E' nato infatti in Germania da una tedesca ed un soldato americano trasferitisi poco dopo negli USA con il piccolo... Charles... ma il vero nome era Heinrich Karl Bukowski.
 
Da giovane lavora presso l'Ufficio postale di Los Angeles ma nel contempo si dedica ad eccessi di ogni genere...
 
Nel 1959 inizia a scrivere poesie con buon successo.
 
Nel 1969 conosce un manager, John Martin, che accortosi delle sue qualità letterarie gli fa pubbblicare diversi libri che hanno grande diffusione...
 
La sua vita sempre irregolare lo porta però talvolta ad eccessi pericolosissimi... ed a rischiare la pelle...
 
Lo salverà negli ultimi anni  Linda Lee l'unica tra le sue tante "compagne" che riesce a fargli cambiare sia il modo di mangiare che di bere... e quindi anche di vivere...
 
Di lei lo stesso Charles scrive "Linda era stata mandata dagli dei per salvarmi la vita."
 
Grazie alle vendite dei suoi libri ed ad alcune trasposizioni cinematografiche ha vissuto gli ultimi anni in serena agiatezza...
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Qui di seguito una piccola raccolta di pesnieri e  poesie da cui possiamo evincere la sua personalità… sorprendente e controcorrente…
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
QUALCHE SUO NOTO PENSIERO
 
 
 
 
  
 
 
 
Come fai a dire che ami una persona,
quando al mondo ci sono migliaia di persone che potresti amare di più,
se solo le incontrassi?
Il fatto è che non le incontri.

 
Ospedali, galere e puttane: sono queste le università della vita.
Io ho preso parecchie lauree.
Chiamatemi dottore.
 
 
Mostratemi un uomo che abita solo e ha la cucina perpetuamente sporca e,
5 volte su 9, vi mostrerò un uomo eccezionale.
Mostratemi un uomo che abita solo e ha la cucina perpetuamente pulita e,
8 volte su 9, vi mostrerò un uomo detestabile sul piano spirituale.
 
 
Ovviamente è possibile amare un essere umano,
se non lo si conosce abbastanza bene.
 
 
Eterna risorge sempre la speranza, come un fungo velenoso.
 
 
L'anima libera è rara ma quando la vedi la riconosci:
soprattutto perché provi un senso di benessere quando le sei vicino.
 
 
 
 
 

 

 

 

QUALCHE SUA POESIA

(TRA LE MENO TRASGRESSIVE...)
 
 
 
 
2 NEMICI
 
Due memici per la vita
si sono incontrati
in un sushi bar
Io gli auguro la morte
come lui si augura la mia.
Impugno i bastoncini
sorrido
e prendo un
California roll

 
 
TIRA I FILI, MARIONETTA BALLA
 
Ogni uomo deve capire
che tutto può sparire molto
in fretta:
il gatto, la donna, il lavoro,
la ruota davanti,
il letto, le pareti, la
stanza; tutte le nostre necessità
amore compreso,
poggiano su fondamenta di sabbia,
e ogni causa determinata,
per sconnessa che sia:
la morte di un ragazzo a Hong Kong
o una tormenta a Omaha…
può essere la tua rovina.
Tutte le tue stoviglie che si spaccano
sul pavimento della cucina, la tua ragazza entra
e tu sei là, ubriaco,
in mezzo alla stanza e lei domanda:
"Mio dio, cosa succede?",
e tu rispondi: "Non so,
non so"…
 
 
 
  UNA POESIA E' UNA CITTA'
 
una poesia è una città piena di strade e tombini
piena di santi, eroi, mendicanti, pazzi,
piena di banalità e roba da bere,
piena di pioggia e di tuono e di periodi
di siccità, una poesia è una città in guerra,
una poesia è una città che chiede a una pendola perché,
una poesia è una città che brucia,
una poesia è una città sotto le cannonate
le sue sale da barbiere piene di cinici ubriaconi,
una poesia è una città dove Dio cavalca nudo
per le strade come Lady Godiva,
dove i cani latrano di notte, e fanno scappare
la bandiera; una poesia è una città di poeti,
per lo più similissimi tra loro
e invidiosi e pieni di rancore...
una poesia è questa città adesso,
cinquanta miglia dal nulla,
le 9.09 del mattino,
il gusto di liquore e delle sigarette,
né poliziotti né innamorati che passeggiano per le strade,
questa poesia, questa città, che serra le sue porte,
barricata, quasi vuota,
luttuosa senza lacrime, invecchiata senza pietà,
i monti di roccia dura,
l'oceano come una fiamma di lavanda,
una luna priva di grandezza,
una musichetta da finestre rotte...
una poesia è una città, una poesia è una nazione,
una poesia è il mondo...
e ora metto questo sotto vetro
perché lo veda il pazzo direttore,
e la notte è altrove
e signore grigiastre stanno in fila,
un cane segue l'altro fino all'estuario,
le trombe annunciano la forca
mentre piccoli uomini vaneggiano di cose
che non possono fare.
 
 
ESAME
 
ah sì, sono un bravo ragazzo
appena resta poca
carta igienica
tolgo il rotolo
e
ne rimetto uno ben pieno
non vivo
solo
e sono cosciente
che un´improvvisa ricerca nervosa
di quel rotolo
di carta
può mandare in malora
i più teneri umori
o scagliare maledizioni
sulle piastrelle
del bagno
bravi ragazzi come me
servono a qualcosa
in questo mondo difficile
 
 
 
 

LA MADAMA
 
3 monelli mi corrono incontro
soffiando nei fischietti
e strillano
sei in arresto!
sei ubriaco!
e cominciano
a picchiarmi sulle gambe
con i loro manganelli di plastica.
uno ha addirittura
il distintivo. un altro ha
le manette ma le braccia sono levate al cielo.
quando entro nel negozio di liquori
piroettano sul marciapiede
come api
chiuse fuori dall'arnia.
compro una bottiglia di whisky
scadente
e
3 stecche di zucchero candito.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Ciao da Tony Kospan
 
 
 
 
 
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POESIA.jpg picture by orsosognante   
 
 


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Respuesta  Mensaje 2 de 3 en el tema 
De: Orso Tony Enviado: 16/08/2013 01:16

 

 

 
Conoscete, penso, questo autore che è considerato
tra i più grandi scrittori e poeti americani del secolo scorso
e che ancor oggi è letto ed ammirato in tutto il mondo.
 
 
E quindi conoscete il suo stile assolutamente originale...
dissacrante... controcorrente...
 
 
Ricordiamolo con alcune sue poesie ed alcuni aforismi...
 
 
 
 
 
 
 
 
 
POESIE ED AFORISMI 
di 
Charles Bukowski
 
 
 
 
(Andernach 16 8 1920 – San Pedro 9 3 1994)
 
 
 
 
“Scrivo poesie solo per portarmi a letto le ragazze”
 
 
 
 
 
 
 
 
 
A L C U N E     P O E S I E
(solo un gustoso assaggio)
 
 
 
 
 
 
 

Che differenza c'é
tra poesia e prosa?
La poesia dice troppo
in pochissimo tempo,
la prosa dice poco
e ci mette un bel po'.
 
 
 
 
Seppellitemi
vicino all'ippodromo
così che
possa sentire
l'ebbrezza
della volata finale
 
 
 
 
Sì sì
quando Dio creò l'amore non ci ha aiutato molto
quando Dio creò i cani non ha aiutato molto i cani
quando Dio creò le piante fu una cosa nella norma
quando Dio creò l'odio ci ha dato una normale cosa utile
quando Dio creò Me creò Me
quando Dio creò la scimmia stava dormendo
quando creò la giraffa era ubriaco
quando creò i narcotici era su di giri
e quando creò il suicidio era a terra
quando creò te distesa a letto
sapeva cosa stava facendo
era ubriaco e su di giri
e creò la montagne e il mare e il fuoco
allo stesso tempo
ha fatto qualche errore
ma quando creò te distesa a letto
fece tutto il suo sacro universo.
 
 
 

Bukowski non sa vestire,
Bukowski non sa parlare,
Bukowski ha paura delle donne,
Bukowski ha lo stomaco in cattivo arnese,
 Bukowski é pieno di terrori,
odia i vocabolari,
le monache,
le monete,
gli autobus,
le chiese,
le panchine del parco,
i ragni,
le mosche,
le pulci,
i depravati;
Bukowski non ha fatto la guerra.
Bukowski é vecchio,
Bukowski non fa volare un aquilone da 45 anni;
se Bukowski fosse una scimmia
lo caccerebbero dalla tribù...
 
 
 
 
Una poesia è una città piena di strade e tombini
piena di santi, eroi, mendicanti, pazzi,
piena di banalità e roba da bere,
piena di pioggia e di tuono e di periodi
di siccità, una poesia è una città in guerra,
una poesia è una città che chiede a una pendola perché,
una poesia è una città che brucia,
una poesia è una città sotto le cannonate
le sue sale da barbiere piene di cinici ubriaconi,
una poesia è una città dove Dio cavalca nudo
per le strade come Lady Godiva,
dove i cani latrano di notte, e fanno scappare
la bandiera; una poesia è una città di poeti,
per lo più similissimi tra loro
e invidiosi e pieni di rancore...
una poesia è questa città adesso,
cinquanta miglia dal nulla,
le 9.09 del mattino,
il gusto di liquore e delle sigarette,
né poliziotti né innamorati che passeggiano per le strade,
questa poesia, questa città, che serra le sue porte,
barricata, quasi vuota,
luttuosa senza lacrime, invecchiata senza pietà,
i monti di roccia dura,
l'oceano come una fiamma di lavanda,
una luna priva di grandezza,
una musichetta da finestre rotte...
una poesia è una città, una poesia è una nazione,
una poesia è il mondo...
e ora metto questo sotto vetro
perché lo veda il pazzo direttore,
e la notte è altrove
e signore grigiastre stanno in fila,
un cane segue l'altro fino all'estuario,
le trombe annunciano la forca
mentre piccoli uomini vaneggiano di cose
che non possono fare.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
A L C U N I     A F O R I S M I
 
 
 
 
Godo nel minacciare il sole con una pistola ad acqua.  
 
Certi non diventano mai pazzi... Quanto noiose possono essere le loro vite. 
 
L'anima libera è rara, ma quando la vedi la riconosci,
soprattutto perché provi un senso di benessere quando gli sei vicino.
 
Solo i poveri riescono ad afferrare il senso della vita, i ricchi possono solo tirare a indovinare
 
Come fai a dire che ami una persona, quando al mondo ci sono migliaia di persone che potresti amare di più, se solo le incontrassi? Il fatto è che non le incontri. 
 
Credo che non viaggerò mai più. Viaggiare non è altro che una seccatura: di problemi ce ne sono sempre più che a sufficienza dove sei.
  
Non essere giù perchè la tua donna ti ha lasciato: ne troverai un altra e ti lascerà anche quella.
 
 La gente è il più grande spettacolo del mondo. E non si paga il biglietto  
 
Ovviamente è possibile amare un essere umano, se non lo si conosce abbastanza bene.
 

Detesto i prati perché tutti hanno un prato con l'erba e, quando si tende a fare le cose che fanno tutti gli altri, si diventa tutti gli altri.

Ospedali, galere e puttane: sono queste le università della vita. Io ho preso parecchie lauree. Chiamatemi dottore.

Le due più grandi invenzioni dell'uomo sono il letto e la bomba atomica: il primo ti tiene lontano dalle noie, la seconda le elimina.

Genio è l'uomo capace di dire cose profonde in modo semplice.

I grandi uomini sono i più soli.

Parlare di morte è come parlare di denaro. Noi non sappiamo né il prezzo né il valore.

La poesia dice troppo in pochissimo tempo, la prosa dice poco e ne impiega troppo.

La mia unica ambizione è quella di non essere nessuno, mi sembra la soluzione più sensata.

 

 

 

 

 

 

CIAO DA TONY KOSPAN

 

 

 

 

 

 

 


Respuesta  Mensaje 3 de 3 en el tema 
De: haiku04 Enviado: 16/08/2013 13:24

 

 

 

 
 

Un uccello azzurro

Nel mio cuore c'è un uccello azzurro che
vuole uscire
ma con lui sono inflessibile,
gli dico: rimani dentro, non voglio
che nessuno ti
veda.

nel mio cuore c'è un uccello azzurro che
vuole uscire
ma io gli verso addosso whisky e aspiro
il fumo delle sigarette
e le puttane e i baristi
e i commessi del droghiere
non sanno che
lì dentro
c'è lui

nel mio cuore c'è un uccello azzurro che
vuole uscire
ma io con lui sono inflessibile,
gli dico:
rimani giù, mi vuoi fare andar fuori
di testa?
vuoi mandare all'aria tutto il mio
lavoro?
vuoi far saltare le vendite dei miei libri in
Europa?

nel mio cuore c'è un uccello azzurro che
vuole uscire
ma io sono troppo furbo, lo lascio uscire
solo di notte qualche volta
quando dormono tutti.
gli dico: lo so che ci sei,
non essere
triste

poi lo rimetto a posto,
ma lui lì dentro un pochino
canta, mica l'ho fatto davvero
morire,
dormiamo insieme
così col nostro
patto segreto
ed è così grazioso da
far piangere
un uomo, ma io non
piango, e
voi?
 
 
 
 


 
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