Nino Taranto
(Napoli, 28 agosto 1907 – 23 febbraio 1986)
è stato un attore, comico e cantante italiano.
Esordì tredicenne al Teatro Centrale di Napoli, interpretando quelle che sarebbero diventate le sue specialità: la "canzone in giacca" drammatica e quella da "dicitore" in abito da sera, rivelando le straordinarie doti di caratterista che l'avrebbero reso, per oltre mezzo secolo, uno degli interpreti più amati dal pubblico italiano. Nel 1927 entrò nella compagnia di sceneggiate e nel 1928 si avvicinò con successo alla sceneggiatura; invitato in tournée negli Stati Uniti, ne tornò con "una pianola a nastro e mille dollari". Nel 1933 debuttò nella grande rivista, dando vita alla macchietta, l'indimenticabile Ciccio Formaggio. Proprio quella paglietta tagliuzzata divenne uno dei simboli della sua comicità ed ispirò alcuni fortunati spettacoli di rivista. Negli ultimi anni sarebbe tornato con successo al teatro dialettale, soprattutto al fianco di Luisa Conte e del fratello Carlo. Interprete versatile, ugualmente a suo agio con la paglietta tagliuzzata del macchiettista, con gli abiti dimessi dello sfortunato professore di Anni facili (1953), per cui si aggiudicò un Nastro d'Argento, con i ruoli brillanti di Accadde al commissariato (1954), con la commedia di costume di Mariti in città (1957) e con le calibrate prove drammatiche di Italia piccola (1957). Egli riuscì però ad esprimere appieno la propria vis comica solo al fianco del grande Totò, di cui fu spalla affidabile e devota. Dalla metà degli anni sessanta fino al 1971 Taranto prese parte, come caratterista d'eccezione, a ben diciannove musicarelli, al fianco di nomi importanti della musica leggera. Nino Taranto fu anche uno dei comici in assoluto più presenti alla radio, dove accentuò, più che l'eleganza che lo contraddistingueva sul palcoscenico, la voce duttile e la gioiosa caratterizzazione napoletana. Interpretò inoltre numerose riviste imperniate sulle gag del "napoletano a New York" oltre che riviste di tema vario, autore tra i più congeniali all'artista. Anche gli anni settanta lo videro impegnato in un'intensa attività radiofonica: ospite fisso di molte edizioni del celebre programma Gran varietà. Nel 1977 fu tra i conduttori di Un altro giorno e presentò la rassegna di poeti e musicisti partenopei Pagine napoletane. Nel 1962 condusse Il cronotrotter, mentre nel 1968 fu l'interprete della rubrica di canzoni e poesie napoletane Cinque rose per Nanninella. Grande successo ebbe la sua partecipazione al varietà televisivo Io, Agata e tu (1970. Nel 1974 fu ospite di una puntata del celebre varietà Milleluci, per la dove ripropose, insieme a Mina e Raffaella Carrà, le sue più famose macchiette. Nino Taranto morì nella sua Napoli, all'età di settantotto anni, lasciando un enorme rimpianto nel suo affezionatissimo pubblico legato da grande amore e rispetto. Riposa nella cappella di famiglia al cimitero di Poggioreale. Il comune di Roma ha intitolato una strada a Nino Taranto, mentre la città di Napoli ha dato il suo nome ai giardini di Via Aniello Falcone.