Ieri è stato l'anniversario della nascita,
28 agosto 1749, del sommo GOETHE
per cui mi fa piacere riproporre questo post…
HACKERT - GOETHE - MOZART E NAPOLI
COS'HANNO IN COMUNE TRA LORO E CON NAPOLI?
Wolfgang Goethe
Jacob Philipp Hackert - Il Vesuvio visto dagli scavi di Pompei*
(*da poco riportati alla luce)
Direi molto...
Tutti e tre i grandi personaggi nel 1700
hanno viaggiato per l'italia
ed in particolare hanno vissuto....
chi più tempo chi meno...
a Napoli... e negli stessi anni...
Mozart - Medley
Hackert, amico di Goethe, è il cantore in dipinti...
mentre Goethe ci delizia in prosa e poesia
e Mozart in musica...
HACKERT E GOETHE
Goethe a Napoli ritratto da Hackert
Di nascosto e sotto falso nome,
Goethe fuggì da Weimar verso l’Italia
nella notte del 3 settembre 1786:
voleva godersi l'Italia,
il paese dei suoi desideri e della sua nostalgia,
senza dover rendere conto a nessuno.
Jakob Philipp Hackert (Pittore tedesco)
A Napoli rimase un mese nel febbraio-marzo 1787
- e qui conobbe Hackert pittore di corte del Re Ferdinando IV
di cui divenne molto amico -
e poi altri 15 giorni al suo ritorno dalla Sicilia.
Ecco come si esprime in una sua divertita e divertente
descrizione di Napoli:
Il napoletano crede di essere in possesso del Paradiso
ed ha un concetto molto triste dei paesi nordici:
»Sempre neve, case di legno, gran ignoranza, ma danari assai.«
Questa è l’immagine che si sono fatti di noi.
Quanto a Napoli, la città si preannuncia felice, libera e vivace,
un numero infinito di persone si affrettano disordinatamente,
il re è a caccia, la regina in stato interessante,
e meglio di così non può andare.
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ed ora 2 sue famose bellissime poesie
DA DOVE SIAMO NATI?
Da dove siamo nati? Dall'amore. Come saremmo perduti? Senza amore. Cosa ci aiuta a superarci? L'amore. Si può trovare anche l'amore? Con amore. Cosa abbrevia il pianto? L'amore. Cosa deve unirci sempre? L'amore.
CUPIDO MONELLO TESTARDO!
Cupido, monello testardo! M'hai chiesto un riparo per poche ore, e quanti giorni e notti sei rimasto! Adesso il padrone in casa mia sei tu!
Sono scacciato dal mio ampio letto; sto per terra, e di notte mi tormento; il tuo capriccio attizza fiamma su fiamma nel fuoco, brucia le scorte d'inverno e arde me misero.
Hai spostato e scompigliato gli oggetti miei, io cerco, e sono come cieco e smarrito. Strepiti senza ritegno, e io temo che l'animula fugga via per sfuggire te, e abbandoni questa capanna.
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