Alan Ladd, all'anagrafe Alan Walbridge Ladd Jr,
(Hot Springs, 3 settembre 1913 – Palm Springs, 29 /01/1964),
è stato un attore statunitense.
Di bell'aspetto, dallo sguardo duro e allo stesso tempo angelico, interpretò sullo schermo il ruolo dell'eroe silenzioso e timido. Figlio di Alan Sr., un esattore sempre in viaggio per lavoro, e di Ina Raleigh, un'immigrata inglese, il piccolo Alan rimase orfano di padre all'età di quattro anni e seguì quindi la madre nei suoi successivi spostamenti dalla città natia nell'Arizona, a Oklahoma City e, infine, in California. Terminati gli studi, svolse diversi lavori fra cui il benzinaio, il venditore di hot dog e il bagnino. Si avvicinò anche al giornalismo, ma con poco successo, mentre ottenne qualche discreto risultato nello sport, dedicandosi ai tuffi dal trampolino. Provò a quel punto con la recitazione e, grazie al suo gradevole aspetto - capelli biondi, occhi azzurri e un viso dolce e misterioso - e a dispetto della sua bassa statura (1.68 cm), ottenne una scrittura come attore generico. Nell'ottobre del 1936 sposò Marjorie Jane Harrold, dalla cui unione l'anno dopo nacque il figlio Alan, Jr. (oggi produttore cinematografico affermato). Da principio interpretò qualche piccolo ruolo in film come L'isola delle anime perdute (1933), e in Quarto potere (1940. Nel 1942 si sposò in seconde nozze con l'ex attrice del muto Sue Carol, da cui ebbe due figli, Alana e David. Nello stesso anno, grazie al sostegno della moglie, divenuta sua agente, Ladd ottenne finalmente un ruolo da protagonista nel film poliziesco Il fuorilegge (1942). Dopo il grande successo de Il fuorilegge, Ladd apparve in diversi ruoli da protagonista in film di ogni genere, in particolare western e polizieschi, La chiave di vetro (1942), La dalia azzurra (1946), e Saigon (1948). Con le sue successive interpretazioni, in particolare il ruolo del tormentato Jay Gatsby ne Il grande Gatsby (1949), Ladd si dimostrò una vera macchina da soldi per la Paramount, anche perché i film che lo videro protagonista, pur girati a basso costo, riscuotevano ottimi risultati al botteghino. La modesta qualità di alcuni di questi film, considerati in molti casi dai critici dei B-movie, impedì però ad Alan Ladd di evolversi professionalmente e di esprimere al massimo tutte le sue qualità; non riuscendo ad ambire a riconoscimenti di un certo livello nel mondo dello spettacolo, all'inizio degli anni cinquanta l'attore pareva destinato ad un mesto declino. La svolta arrivò però improvvisa nel 1953 con il ruolo di Shane nel western Il cavaliere della valle solitaria (1953), il maggior successo della sua carriera. Il personaggio di Shane, magistralmente interpretato da Ladd, è entrato nella storia del cinema ed è da molti considerato il più grande eroe della cinematografia western. Giunto all'età di quarant'anni, Ladd poté godere di quel successo e di quel prestigio attesi per molto tempo. Da idolo delle donne degli anni quaranta, l'attore divenne un beniamino dei teenagers degli anni cinquanta. Ladd continuò a lavorare in parti da protagonista in film di minor prestigio e spesso insipidi, seppur di successo. Nel 1957 fu addirittura affiancato a Sophia Loren in Il ragazzo sul delfino (1957). La bassa statura costituì per Ladd un problema nel corso dell'intera carriera, in quanto l'attore era costretto a farsi riprendere da un operatore di sua fiducia e a portare scarpe con i rialzi durante le riprese. La celebrità ma la contemporanea amarezza di non sentirsi considerato un grande attore portarono Ladd sulla strada della solitudine, dell'insicurezza e dell'alcolismo. Interpretò ancora qualche film da protagonista nella seconda metà degli anni cinquanta, come Le giubbe rosse del Saskatchewan (1954), e i discreti western Rullo di tamburi (1954), e Gli uomini della terra selvaggia (1958), senza però evitare un inesorabile declino. Nel novembre 1962 rimase ferito da un colpo d'arma da fuoco, evento che le cronache dell'epoca riportarono come un tentativo fallito di uccidersi, malgrado la versione ufficiale fornita alla stampa parlasse di un colpo partito accidentalmente mentre Ladd stava maneggiando un'arma; ma l'attore era ormai segnato dall'alcool, dalla depressione e da sempre più crescenti difficoltà nell'affrontare la recitazione. In queste condizioni, accettò ancora una parte di secondo piano ne L'uomo che non sapeva amare (1964ì. Morì all'età di cinquant'anni nella sua casa di Palm Springs a causa - sentenziò l'autopsia - di una mistura di pasticche e di alcool. La sua salma riposa nel cimitero di Glendale, in California.