Ogni mattina Ogni mattina il mio stelo vorrebbe levarsi nel vento soffiato ebrietudine di vita, ma qualcosa lo tiene a terra, una lunga pesante catena d'angoscia che non si dissolve. allora mi alzo dal letto e cerco un riquadro di vento e trovo uno scacco di sole entro il quale poggio i piedi nudi. di questa grazia segreta dopo non avrò memoria perchè anche la malattia ha un senso una dismisura, un passo, anche la malattia è matrice di vita. ecco, sto qui in ginocchio aspettando che un angelo mi sfiori leggermente con grazia, e intanto accarezzo i miei piedi pallidi con le dita vogliose d'amore.
Farò della mia anima uno scrigno per la tua anima, del mio cuore una dimora per la tua bellezza, del mio petto un sepolcro per le tue pene. Ti amerò come le praterie amano la primavera, e vivrò in te la vita di un fiore sotto i raggi del sole. Canterò il tuo nome come la valle canta l'eco delle campane; ascolterò il linguaggio della tua anima come la spiaggia ascolta la storia delle onde.