Ero solo una ragazzina,ma il sapore di quegli anni li porto ben vivi in me. Il senso di novità, di rottura rispetto al passato.Nelle aule irrompeva un'aria nuova che spazzò via consolidate abitudini didattiche. Forse non capii interamente la portata di quel movimento, che aveva come colonna sonora le canzoni degli"Scarafaggi". Ne presi più coscienza all'Università,negli anni 70.
Oggi credo i diari non esistano più,sostituiti dai social network.L'apparire è più importante della riflessione personale. O la riflessione avviene per sollecitazioni reciproche.
Eppure io spesso, a scuola,ho adottato il metodo del diario per aiutare i ragazzi a prendere coscienza di sé e del mondo in cui vivono. E' stata anche l' occasione per toccare insieme tematiche delicate dell'adolescenza..
Quante riflessioni,Orsetto, dalla tua poesia giovanile!
Questi versi rivelano il momento introspettivo dell'eta' giovanile, che porta alla esternazione della propria autenticita',dei sentimenti, del proprio essere.....Sono versi che accompagnano l'infinito viaggio del cuore.... "OH natura,natura, perche' non rendi poi quel che prometti a lor." Complimenti Tony....e molto bello il video!...
Per quanto riguarda il diario: conservo ancora i miei scritti che si sono protratti fino al tempo adulto.....Poi,per il mio bisogno di metter fuori i miei pensieri, i miei momenti, ho continuato a usare non piu' il cartaceo,ma quei siti in cui mi sentivo portata a parlare di me....pero' mi accorgo che diventa sempre piu' difficile perche' viene a mancare il piacere di quel contatto epidermico che viene da un vero diario,in cui si sfoglia la vita......