Immaginate un artista che sta elaborando un'idea.
Ha in mente quello che vuole rappresentare e comincia a tracciare degli schizzi.
Arriva un suo amico, si siede e lo osserva per un pò.
Poi esce dallo studio e dopo mezz'ora torna con un dipinto ad olio già fatto.
Nel dipinto appare un motivo del tutto simile a quello immaginato dall'artista!
"Guarda cosa ti ho portato! Te lo regalo, così non hai bisogno d'impegnarti"
dice l'amico generosamente, aspettandosi in cambio gioia e gratitudine.
E l'artista invece cosa fa?
Prende il dono e lo da in testa al suo ex-amico.
Oppure, se è di natura introversa ed insicura, straccia i suoi schizzi in mille pezzi,
e arriva magari a dire che tutto avrebbe dovuto fare tranne il pittore.
E il bambino che fino a quel momento ha giocato con entusiasmo,
fingendo che lo spago fosse il filo del telefono e una scarpa la cornetta,
non avrà la medesima sensazione se gli regalano un telefono di plastica bell'e pronto?
Il bambino è un'artista. Rispettiamo le sue aspirazioni.
dal libro "I giochi dei bambini"