I libri sono, per definizione, destinati a essere letti.
Ma questo non è certamente il caso del misterioso ” Manoscritto Voynich”, che prende il nome da Wilfred Voynich, un libraio antiquario americano, che acquistò la singolare opera nel 1912 da una scuola di gesuiti vicino Roma.
IL MISTERIOSO MANOSCRITTO DI VOYNICH
Le sue origini e il suo autore restano ignoti, sebbene esso fosse accompagnato da una lettera del 19 agosto del 1666, di Johannes Marcus Marci, rettore dell’Università di Praga, ad Atanasio Kircher, uno studioso gesuita.
Secondo la lettera, il manoscritto era opera dello scienziato del XIII secolo Ruggero Bacone.
Il manoscritto, un volume in ottavo, di soli 15×23 cm, consiste in 204 pagine (altre 28 pagine sono andate perdute), ciascuna piena di disegni a colori e di annotazioni scritte a mano in un codice segreto.
Nonostante gli sforzi degli studiosi, non si sa in che lingua sia scritto o cifrato, o quale fosse l’intento del suo autore.
A prima vista si direbbe un erbaio medievale, che descrive la raccolta e la preparazione delle piante medicinali, con numerose mappe astronomiche e diagrammi, il tutto decorato da curiosi piccoli nudi femminili.
Ma la maggior parte delle piante illustrate è immaginaria, una flora di pura invenzione.
Nel 1912, un collezionista di libri rari, Wilfrid M. Voynich, acquistò dal Collegio dei gesuiti di Villa Mondragone, a Frascati, questo manoscritto medievale di 235 pagine, scritto in un alfabeto sconosciuto ed in quella che parrebbe essere una lingua sconosciuta o cifrata.
Voynich desiderava far decrittare il manoscritto e ne fece avere delle copie fotografiche a una serie di esperti: crittologhi, linguisti, storici…
Ma nonostante tutti gli sforzi, il libro, a tutt’oggi, non è ancora stato decifrato.
Venne poi venduto ad un antiquario newyorkese nel 1961 per la “modica” somma di 24.500 dollari.
Questi valutò il volume a 160.000 dollari, ma non fece un buon affare, perchè non riuscì a trovare un compratore.
Alla fine lo donò all’università di Yale, dove è tuttora conservato alla Beinecke Rare Book Library con il numero di catalogo MS 408.
Forse consultando una delle tantissime copie del manoscritto sareste in grado di decifrare questo puzzle storico…
Provateci... Chissà...
Secondo molti però non c'è alcun arcano ma solo la fantasia sfrenata dell'autore e la sua volontà di far impazzire coloro che si sarebbero avvicinati alla sua opera... (nel qual caso c'è riuscito in pieno).
Cosa ne pensate?
CIAO DA TONY KOSPAN
FONTI TESTO: VARI SITI WEB
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