Ecco un brano… che,
al di là delle ovvie differenze dei tempi…,
è a mio parere attualissimo…
IL DENARO
ERASMO DA ROTTERDAM
BRANO SUBLIME
Lo strapotere del denaro… la religione del denaro… l’ossequio dei saggi (pseudo) o dei religiosi (pseudo) pronti a perdonare tutto in cambio di… denaro… c’era già allora…
C’è qualcosa oggi di diverso?
Ahimé...sì... le cose sono peggiorate... il denaro, come lo strapotere dei colossi finanziari e delle banche ci dimostra, ormai condiziona in concreto (ed in peggio) la vita nostra e quella delle nazioni...
Ma ora leggiamolo… e poi qualche mia breve riflessione...
IL DENARO da
L’elogio della pazzia di
Erasmo da Rotterdam
" C’è chi si prodiga con ogni cura per gli affari degli altri mentre trascura i propri, e chi, preso nel giuoco dei debiti, prossimo a fallire, si crede ricco del denaro altrui; un altro pone all’apice della sua felicità morire povero pur di arricchire l’erede.
Questi per un guadagno modesto, e per giunta incerto, corre tutti i mari, affidando la vita, che il denaro non ricompra, alle onde e ai venti; quello preferisce cercare di arricchirsi in guerra piuttosto che starsene al sicuro in casa sua.
Ci sono di quelli che credono si possa arrivare alla ricchezza senza la minima fatica andando a caccia di vecchi senza eredi; nè manca chi, in vista dello stesso risultato, opta per un legame con vecchiette danarose.
Gli uni e gli altri offrono agli Dei che stanno a guardare uno spettacolo oltremodo divertente, quando si fanno abbindolare proprio da coloro che vogliono intrappolare.
La razza più stolta e abietta è quella dei mercanti che, pur trattando la più sordida delle faccende e nei modi più sordidi, pur mentendo, spergiurando, rubando, frodando a tutto spiano, si credono da più degli altri perché hanno le dita inanellate d’oro.
Nè mancano di adularli certi fraticelli che li ammirano e li chiamano apertamente venerabili, senza dubbio perché una piccola parte degli illeciti profitti vada a loro.
Altrove puoi vedere dei Pitagorici, a tal segno convinti della comunanza dei beni, che, se trovano qualcosa d’incustodito, tranquillamente se ne appropriano come l’avessero ricevuto in eredità.
C’è chi, ricco solo di speranze, sogna la felicità, e già questo sogno, per lui, è la felicità.
Taluni si compiacciono di essere creduti ricchi, mentre a casa loro muoiono di fame.
Uno si affretta a dilapidare tutto quello che possiede; un altro accumula con mezzi leciti e illeciti.
Questo si fa portare candidato perché ambisce a pubbliche cariche, quello è contento di starsene accanto al fuoco.
E sono tanti quelli che intentano interminabili cause e che, portatori di opposti interessi, fanno a gara per arricchire il giudice che accorda rinvii, e l’avvocato che è in combutta con la parte avversa.
Uno ha la mania di rinnovare il mondo, un altro propende per il grandioso.
C’è chi, senza nessuna ragione d’affari, lascia a casa moglie e figli e se ne va a Gerusalemme, a Roma, a San Giacomo di Compostella."
QUALCHE BREVE MIA CONSIDERAZIONE
Certo… è inutile negarlo… il denaro serve… a vivere…
Senza… sarebbe impossibile…. ma tra questo ed il diventarne schiavi… ce ne passa… eccome…
Eppure per tanti... è l'unico valore, l'unica fede, l'unica meta...
Inoltre ai giorni nostri esso sta sempre più diventando "virtuale" e sta sempre più perdendo ogni legame con la realtà economica
Infatti assistiamo ad un tourbillon dei mercati finanziari in cui il valore del denaro... della ricchezza... è sempre più aleatorio... e sottoposto a situazioni spesso incomprensibili perfino per gli stessi esperti.
Consiglio pertanto a noi tutti di far grande attenzione... di non cedere a facili illusioni... e di ricordarci sempre che:
E’ lui che deve servire a noi e non noi a lui…
Tony Kospan
Prima di salutarvi un sorriso...
Non correte sotto la finestra li ho già presi io... eh eh...
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