Ti chiamano avvenire perché non vieni mai. Ti chiamano: avvenire, e sperano che tu venga come docile animale a mangiare nella loro mano. Ma tu resti fermo oltre le ore, acquattato non si sa dove. … Domani! E domani sarà un altro giorno tranquillo, un giorno come oggi, giovedì o martedì, qualsiasi cosa e non quello che ancora aspettiamo, ancora, sempre.
Ángel González
Un nonnulla ci consola perchè un nonnulla basta ad affliggerci. Pascal
Sarà di cristallo questa vita, che s’infrange delicata come una mano che non torna più. Nella notte ossidiana un fresco canto illumina la via, di morte e passione.
Madido mi intravedo, forse un sogno forse è pazzia.
Le barche sono ancorate sul fiume stanco. Ancora per un po’.
Che qualcuno per amor del cielo mi ricomponga.
E io solitario nella incipiente alba, raccolgo i frammenti e li porto a te.
t'abbia mai fatto commettere la più piccola follia, allora non hai mai amato William Shakespeare
Profilo di giovane donna - Picasso
QUANDO PRONUNCI IL MIO NOME Amy Károlyi
La parola diventa rugiada sulle tue labbra. Dici: albero – E vedo foreste di alberi. Dici: pietra – Non asfalto o cemento, ma sotto l’acqua punge la roccia. Dici: bello – E l’alba fa spuntare tulipani e il nostro grembo si riempie di primule. E quando è finito già quasi tutto: un sigillo rosso prende il posto della tua bocca quando sciogli lentamente il mio nome.
A volte milioni di piccoli momenti, di affettuosi gesti di presenza, si notano solo quando è troppo tardi, gridano forte come ricordo, e per udire quel grido bastano poche pochissime ore di assenza. Anton Vanligt
Non c’è nessuno che sappia parlare d’estate e d’eterno – d’azzurrità, in fondo, meglio dei poeti greci. La poesia di oggi è del mio preferito,(Ghiannis Ritsos)
Azzurrita'
"Non scordiamoli mai – disse – i buoni insegnamenti, quelli dell’arte greca. Sempre l’azzurro di fianco al quotidiano. Di fianco all’uomo: l’animale e l’oggetto – un braccialetto al braccio della dea nuda; un fiore caduto al suolo. Ricordate le belle raffigurazioni sui nostri vasi di terracotta – gli dèi con gli uccelli e gli animali, e insieme la lira, un martello, un pomo, la cassa, le tenaglie; ah, e quella poesia in cui il dio, finito il suo lavoro, tira dal fuoco i mantici, raccoglie gli attrezzi uno per uno nella sua cassa d’argento; poi, con una spugna, s’asciuga il viso, le mani, il collo muscoloso e l’irsuto petto. Così, pulito e ordinato, esce la sera, appoggiandosi sulle spalle degli adolescenti d’oro – opera delle sue mani dotate di forza, pensiero e voce; esce per strada, più maestoso di tutti, il dio claudicante, il dio lavoratore". (Ghiannis Ritsos)
lo dimentica il cuore, ma le ore beate si fermano per sempre
in un interminabile splendore Hermann Hesse
Viola- WilliamClarkeWontner
MI VESTIRO’ DI TE ~ G. Xartam ~
Mi vestirò di te… dei tuoi caldi sguardi e delle tue illusioni, sarai per me il fresco cotone per le giornate afose oppure pura lana vergine per quando il freddo invaderà il cuore mio, cucirò un foulard colorato con la seta della tua pelle.
Mi vestirò di te… delle tue notti insonni e dei tuoi sogni più dolci che saranno il mio pigiama, sarai carezza lieve sulla mia pelle nuda, userò le fibre tue più calde per mantenere il fuoco nel mio corpo,
userò tutta la stoffa che c’è in te per fare capi unici.
Mi vestirò di te… perché senza di te è come se fossi nudo.
Nessuno può salvarti se non tu stesso. sarai continuamente messo in situazioni praticamente impossibili. ti metteranno continuamente alla prova con sotterfugi, inganni e sforzi per farti capitolare, arrendere e/o morire silenziosamente dentro. nessuno può salvarti se non tu stesso e sarà abbastanza facile fallire davvero facilissimo ma non farlo, non farlo, non farlo. guardali e basta. ascoltali. vuoi diventare così? un essere senza volto, senza cervello, senza cuore? vuoi provare la morte prima della morte? nessuno può salvarti se non tu stesso e vale la pena di salvarti. è una guerra non facile da vincere ma se c’è qualcosa che vale la pena vincere è questa. pensaci su pensa al fatto di salvare il tuo io. il tuo io spirituale. il tuo io viscerale. il tuo io magico che canta e il tuo io belllissimo. salvalo. non unirti ai morti-di-spirito. mantieni il tuo io con umorismo e benevolenza e alla fine se necessario scommetti sulla tua vita mentre combatti, fottitene del prezzo. fallo! fallo! allora saprai esattamente di cosa sto parlando
Oggi 2 novembre rivolgiamo innnanzitutto un affettuoso pensiero ai nostri cari che ci hanno lasciato ed a tutti i defunti affinché il loro ricordo ed i loro esempi positivi possano aiutarci ed illuminarci nel nostro cammino in questa difficilissima epoca...
Noi non siamo solo quel che mangiamo e l’aria che respiriamo. Siamo anche le storie che abbiamo sentito, le favole con cui ci hanno addormentati da bambini, i libri che abbiamo letto, l a musica che abbiamo ascoltato e le emozioni che un quadro, una statua, una poesia ci hanno dato.” Tiziano Terzani
La processione dei flagellanti - Goya
NON AMARE IL FLORIDO RAMO J. Krishnamurti
Non amare il florido ramo, non mettere nel tuo cuore la sua immagine sola; essa avvizzisce.
Ama l’albero intero, così amerai il florido ramo, la foglia tenera e la foglia morta, il timido bocciolo ed il fiore aperto, il petalo caduto e la cima ondeggiante, lo splendido riflesso dell’Amore pieno.
Ama la vita nella sua pienezza, essa non conosce decadimento.
Se ti dicono che l’amore è un sogno, sogna pure ma non stupirti se ti svegli piangendo. Jim Morrison
(Minuetto - mp3)
Leon Francois Comerre - Gloria del mattino
COS’E’ L’AMORE ?
Alan Douar
Quando ti chiedi cos’è l’amore, immagina due mani ardenti che si incontrano, due sguardi perduti l’uno nell’altro, due cuori che tremano di fronte all’immensità di un sentimento, e poche parole per rendere eterno un istante.