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De: rom* (Mensaje original) |
Enviado: 01/12/2013 11:22 |
rom* ha eliminado este mensaje |
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De: haiku04 |
Enviado: 05/12/2013 13:36 |
Il web è solo lo specchio della vita, ma è vero che consente cambi di identità che comunque prima o poi vengono facilmente sgamati.
Nel web ho trovato agenti segreti, scrittori, grandi imprenditori, professionisti di successo.... e poi bastava porre loro qualche domanda o valutare certi discorsi per farmi una risata e rimettere i soggetti fantasiosi al loro vero posto. Non avendo mai dato troppa confidenza non mi sono mai trovata a subire delusioni o fregature, valuto e passo oltre..... certa gente dovrebbe capire che non sempre ha a che fare con sprovveduti, ma questo è spesso il limite che li contraddistingue. Io fingo sempre di credere a tutto, che mi costa? Poi i rapporti che invece mi sono cari cerco di coltivarli e di trasformarli in amicizia, o quantomeno degni di stima.
Rom, passa oltre anche tu, non angustiarti che non ne vale proprio la pena!
Pensiamo agli alberi, eheheh |
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Poi i rapporti che invece mi sono cari cerco di coltivarli e di trasformarli in amicizia, o quantomeno degni di stima.
o quantomeno degni di stima.
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De: rom* |
Enviado: 06/12/2013 12:05 |
Guido Purlini aveva 12 anni e frequentava la prima media. Era già stato bocciato due volte. Era un ragazzo grande e goffo, lento di riflessi e di comprendonio, ma benvoluto dai compagni. Sempre servizievole, volenteroso e sorridente, era diventato il protettore naturale dei bambini più piccoli. L'avvenimento più importante della scuola, ogni anno, era la recita natalizia. A Guido sarebbe piaciuto fare il pastore con il flauto, ma la signorina Lombardi gli diede una parte più impegnativa, quella del locandiere, perché comportava poche battute e il fisico di Guido avrebbe dato più forza al suo rifiuto di accogliere Giuseppe e Maria: "Andate via!". La sera della rappresentazione c'era un folto pubblico di genitori e parenti. Nessuno viveva la magia della santa notte più intensamente di Guido Purlini. E venne il momento dell'entrata in scena di Giuseppe, che avanzò piano verso la porta della locanda sorreggendo teneramente Maria. Giuseppe bussò forte alla porta di legno inserita nello scenario dipinto. Guido il locandiere era là, in attesa. "Che cosa volete?" chiese Guido, aprendo bruscamente la porta. "Cerchiamo un alloggio". "Cercatelo altrove. La locanda è al completo". La recitazione di Guido era forse un po' statica, ma il suo tono era molto deciso. "Signore, abbiamo chiesto ovunque invano. Viaggiamo da molto tempo e siamo stanchi morti". "Non c'è posto per voi in questa locanda", replicò Guido con faccia burbera. "La prego, buon locandiere, mia moglie Maria, qui, aspetta un bambino e ha bisogno di un luogo per riposare. Sono certo che riuscirete a trovarle un angolino. Non ne può più". A questo punto, per la prima volta, il locandiere parve addolcirsi e guardò verso Maria. Seguì una lunga pausa, lunga abbastanza da far serpeggiare un filo d'imbarazzo tra il pubblico. "No! Andate via!" sussurrò il suggeritore da dietro le quinte. "No!" ripeté Guido automaticamente. "Andate via!". Rattristato, Giuseppe strinse a sé Maria, che gli appoggiò sconsolatamente la testa sulla spalla, e cominciò ad allontanarsi con lei. Invece di richiudere la porta, però, Guido il locandiere rimase sulla soglia con lo sguardo fisso sulla miseranda coppia. Aveva la bocca aperta, la fronte solcata da rughe di preoccupazione, e i suoi occhi si stavano riempiendo di lacrime.
Il finale di Guido Tutt'a un tratto, quella recita divenne differente da tutte le altre. "Non andar via, Giuseppe" gridò Guido. "Riporta qui Maria". E, con il volto illuminato da un grande sorriso, aggiunse: "Potete prendere la mia stanza". Secondo alcuni, quel rimbambito di Guido Purlini aveva mandato a pallino la rappresentazione. Ma per gli altri, per la maggior parte, fu la più natalizia di tutte le rappresentazioni natalizie che avessero mai visto.
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De: rom* |
Enviado: 06/12/2013 12:09 |
La candela che non voleva bruciare
( Bruno Ferrero )
Questo non si era mai visto: una candela che rifiuta di accendersi. Tutte le candele dell'armadio inorridirono. Una candela che non voleva accendersi era una cosa inaudita! Mancavano pochi giorni a Natale e tutte le candele erano eccitate all'idea di essere protagoniste della festa, con la luce, il profumo, la bellezza che irradiavano e comunicavano a tutti. Eccetto quella giovane candela rossa e dorata che ripeteva ostinatamente: - No e poi no! Io non voglio bruciare. Quando veniamo accesi, in un attimo ci consumiamo. Io voglio rimanere così come sono: elegante, bella e soprattutto intera -. - Se non bruci è come se fosse già morta senza essere vissuta -, replicò un grosso cero, che aveva già visto due Natali. - Tu sei fatta di cera e stoppino ma questo è niente. Quando bruci sei veramente tu e sei completamente felice -. - No, grazie tante - rispose la candela rossa. - Ammetto che il buio, il freddo e la solitudine sono orribili, ma è sempre meglio che soffrire per una fiamma che brucia -. - La vita non è fatta di parole e non si può capire con le parole, bisogna passarci dentro-, continuò il cero. - Solo chi impegna il proprio essere cambia il mondo e allo stesso tempo cambia se stesso. Se lasci che la solitudine, buio e freddo avanzino, avvolgeranno il mondo -. - Vuoi dire che noi serviamo a combattere il freddo, le tenebre e la solitudine? -. - Certo - ribadì il cero. - Ci consumiamo e perdiamo eleganza e colori, ma diventiamo utili e stimati. Siamo i cavalieri della luce -. - Ma ci consumiamo e perdiamo forma e colore -. - Sì, ma siamo più forti della notte e del gelo del mondo - concluse il cero. Così anche la candela rossa e dorata si lasciò accendere. Brillò nella notte con tutto il suo cuore e trasformo in luce la sua bellezza, come se dovesse sconfiggere da sola tutto il freddo e il buio del mondo.
La cera e lo stoppino si consumarono piano piano ma la luce della candela continuò a splendere a lungo negli occhi e nel cuore degli uomini per i quali era bruciata. |
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De: rom* |
Enviado: 10/12/2013 14:47 |
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De: rom* |
Enviado: 10/12/2013 14:50 |
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De: rom* |
Enviado: 10/12/2013 14:55 |
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De: rom* |
Enviado: 10/12/2013 14:57 |
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De: rom* |
Enviado: 10/12/2013 15:19 |
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De: rom* |
Enviado: 10/12/2013 16:45 |
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De: rom* |
Enviado: 10/12/2013 17:46 |
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De: rom* |
Enviado: 10/12/2013 17:47 |
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Che belle fantastiche Tag...
Congratulazioni Rom... |
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De: rom* |
Enviado: 10/12/2013 22:46 |
grazie TONY... è un divertimento vedere cose belle che danno allegria e positività come i tuoi post. |
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De: rom* |
Enviado: 10/12/2013 22:51 |
L'abete, l'albero di Natale spero non rimanga solo il mio.....
Spero che questo post continui con tanti altri alberi.
Se ci fosse più armonia e collaborazione si potrebbe anche fare un albero tutto nostro con il nome di tutti gli iscritti...
Natale è la festa più bella dell'anno. |
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