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From: lucy46 (Original message) |
Sent: 05/01/2014 08:49 |
San Giovanni Nepomuceno Neumann Vescovo Prachatitz (Repubblica Ceca), 28-3-1811 Filadelfia (Usa), 5-1-1860
Il suo secondo nome deriva da un santo del XIV secolo, detto Nepomuceno perché nativo di Nepomuc, in Boemia; cioè nella sua stessa regione di origine, che nell’Ottocento apparteneva all’Impero austro-ungarico. Giovanni è figlio di artigiani, che lo avviano agli studi classici, dai quali passa poi al seminario: prima a Budejovic e poi a Praga. A 24 anni è pronto per il sacerdozio, ma c’è un rinvio. Dalle lettere di san Paolo apostolo egli ha ricevuto la vocazione missionaria; poi, gli scritti di evangelizzatori suoi contemporanei gli hanno suggerito una precisa destinazione: il Nord dell’America. D’accordo con il suo vescovo di Praga, parte verso gli Stati Uniti nel febbraio 1836, e vi sbarca quattro mesi dopo. Il vescovo di New York, lo ordina sacerdote e lo manda nel nord dello Stato, dove ci sono molti immigrati di origine tedesca. Giovanni si installa nella cittadina di Williamsville, e una casetta diventa il suo campo-base. Di lì parte per visitare i villaggi sparsi: incontri, conoscenze, amicizie; qualche volta anche scontri e avversioni, più una scoraggiante povertà di mezzi. Ma così egli si sente realizzato, vivendo alla maniera descritta da Paolo apostolo nella seconda lettera ai cristiani di Corinto: «Viaggi innumerevoli...pericoli nelle città, pericoli nelle solitudini deserte..., nella fatica e nell’avversità, nella fame e nella sete». Una vita, però, che con il tempo dà i suoi frutti: le prime chiese qua e là, e con esse via via le scuole, i collegi per ragazzi soli, le opere della promozione sociale. Nel 1842, Giovanni Neumann entra a far parte, con i voti pronunciati a Baltimora, dei Redentoristi, la congregazione fondata da sant’Alfonso de’ Liguori. Nel 1852 viene nominato vescovo di Filadelfia. E questa è una felicissima scelta di papa Pio IX: sarebbe difficile trovare chi meglio di lui sappia guidare i sacerdoti con l’esempio personale. Ma non ha doti di amministratore, e perciò gli viene affiancato un coadiutore, monsignor Giacomo Federico Wood, davvero esperto in questo campo, ma anche uomo di qualche ambizione. Wood aiuta il vescovo, ma è anche un po’ smanioso di sostituirlo. C’è tutto quello che occorre per creare un conflitto, ma la reazione di monsignor Neumann è serenamente evangelica: affida a questo collaboratore la parte centrale della città, e riserva a sé il lavoro in periferia, nei piccoli centri e nelle case sparse della Pennsylvania. Giovanni Neumann è uomo di dottrina, e scrive un catechismo che avrà 21 edizioni, ma resta soprattutto un uomo di Dio in cammino verso gli altri uomini. E così muore: in cammino. Un malore improvviso, infatti, lo schianta in una via di Filadelfia. «Celebrate le esequie, la fama della sua santità cominciò a diffondersi. Dio infatti comprovava questa fama con i miracoli». Così ha detto di lui Paolo VI, il Pontefice che lo ha canonizzato nel 1977.
Emblema: Bastone pastorale
Autore: Domenico Agasso
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Domenica dopo l'ottava di Natale
San Telesforo, papa e martire
5.01.2014
Telesforo
era di origine greca. Si dice che, prima di venire a Roma, avesse
praticato vita anacoretica, forse tra gli eremiti del Monte Carmelo. Per
questo i Carmelitani considerano Telesforo come membro del loro ordine e
lo onorano come uno dei loro santi. Successe a papa Sisto I nella sede
di Roma, che resse – caso raro ai quei tempi – per undici anni, tre mesi
e ventidue giorni, secondo la notizia del Liber Pontificalis.
Sant’Ireneo
e, dopo di lui, Eusebio, asseriscono che Telesforo subì un “glorioso
martirio”. A lui viene attribuita l’istituzione del digiuno quaresimale e
l’introduzione delle tre Messe a Natale, in particolare quella di
mezzanotte, con il canto del Gloria in excelsis Deo. Si tratta però di
notizie che non hanno un fondamento storico sicuro. Papa Telesforo morì a
Roma e fu sepolto in Vaticano.
chiesadimilano
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