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IL TEMA POETICO DELLA DOMENICA: La Befana... Epifania.... in poesia e non solo...
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Respuesta  Mensaje 1 de 3 en el tema 
De: Orso Tony  (Mensaje original) Enviado: 06/01/2014 15:35

 

 

 

 

 

Cari amici la poesia, come ben sapete, affronta ogni aspetto della nostra vita.

L'Epifania è classicamente la festa che… tutte le feste porta via e conclude il lungo periodo delle feste Natalizie dopo il quale riprenderà per tutti, nel bene e/o nel male, la cd “vita normale” ed è proprio questa festa insieme ai Re Magi il tema stavolta delle poesie e delle canzoni.

 

 

 

 

 

 

LA BEFANA EPIFANIA ED I RE MAGI

IN POESIA... MUSICA E NON SOLO

(2014) a cura di Tony Kospan

 

 

 

 

 

 

Ma… che vuol dire Epifania?

L'Epifania è una festa religiosa che deriva il suo nome da un termine greco – ἐπιφάνεια, epifaneia -
che significa rivelazione.

E', infatti, in questo giorno che Gesù bambino si rivelò come figlio di Dio ai Re Magi.

 

 

E la Befana?

La Befana è invece un'antichissima festa connessa a tradizioni agrarie pagane relative al momento di passaggio tra la fine dell'anno e la nascita del nuovo… che narravano di divinità femminili che volavano per i campi per favorire i raccolti futuri.

E' però nel Medio Evo che, da modificazioni ed interconnessioni di queste tradizioni con quelle cristiane, che nasce la Befana… la simpatica stregaccia dispensatrice di carbone o doni ai bambini a seconda che si siano comportati bene o male.

 

 

 

 befana_scopa_00006_zps44c0c76b.gif

 

 

 

In quest'era di globalizzazione questa festa però oggi soffre molto la concorrenza dei regali di… Babbo Natale


Un tempo, quando Babbo Natale viveva soprattutto negli USA e nei paesi nordici, era invece attesissima ed amatissima dai bambini italiani… in quanto poi, alla fine, la cd. “vecchiaccia”  si rivelava sempre buonissima e generosissima di regali…

 

 

L'Epifania, quindi con i Re Magi e La Befana… non poteva non interessare anche i poeti… ma è o era una festa tanto ma tanto popolare che ha visto nascere tantissime filastrocche... come questa... per me simpaticissima...

 

 

ZITTI ZITTI PRESTO A LETTO
Filastrocca


Zitti, zitti, presto a letto
la Befana è qui sul tetto,
sta guardando dal camino
se già dorme ogni bambino,
se la calza è ben appesa,
se la luce è ancora accesa!
Quando scende , sola, sola,
svelti sotto alle lenzuola!
Li chiudete o no quegli occhi?
Se non siete stati buoni
niente dolci, né balocchi,
solo cenere e carbone!

 

 

 

 

 


Anche le canzoni che parlano della Befana  sono ovviamente tutte di carattere popolare e dedicate ai bambini, (mitica quella di Gianni  Morandi) tranne l'ultima, che comunque è molto divertente.


Come sempre mi piacerebbe leggere, su questo tema, poesie vostre o di altri che piacciono a voi…
e segnalo tra le poesie di quest'anno quella di Edmond Rostand (l'autore del Cyrano) che ci parla in modo sublime della Stella dei Re Magi... e quella che è la più nota e la più classica di tutte e che non può mai mancare... La befana del Pascoli.

 

 

 

 

 

 

QUANTO MANCA A BETLEMME?

Frances Chesterton


Quanto manca a Betlemme?
Siete quasi alla meta.
Troveremo una stalla
sotto una stella cometa?
Il bimbo appena nato
potremo visitare?
Levando il chiavistello
ci lasceranno entrare?
L'asino, il bue,
le pecore potremo accarezzare?
Gesù Bambino che dorme
potremo contemplare?
Se lo accarezzeremo si sveglierà?
Saprà che siam venuti
apposta fino qua?
I Re ricchi doni
e noi invece nulla,
solo sorrisi e lacrime
offriamo alla tua culla.
Per tutti i bimbi stanchi
pianger Maria dovrà.
Disteso sulla paglia
il bimbo dorme già.
Dio in braccio alla madre,
bambini nel capanno
dormono come dorme
chi ha il cuore senza affanno!

 

 

IL MISTERO DELLA BEFANA

Massimo Grillandi
 
 Vecchia, dev'esser vecchia per davvero.
sono duemila anni che cammina.
Proprio non so come faccia la vecchina
a portare con sé un negozio intero.
Dentro quel sacco ce ne son di cose:
trombe. trenini. bambole e pistole,
palle e fucili. quanti se ne vuole.
Son faccende. a dir poco, misteriose.
Come scenda. ad esempio. negli oscuri
e stretti fori dei camini e vada
per monti e valli, lungo la sua strada
e nessuno dimentichi o trascuri.

 

 


LA STELLA

Edmond Rostand 

Persero un giorno la stella.
Com'è possibile perdere la stella?
Per averla fissata troppo a lungo...
I due re bianchi,
ch’erano due sapienti di Caldea,
col bastone tracciarono sul suolo grandi cerchi.
Si misero a far calcoli, si grattarono il mento...
Ma la stella era scomparsa
come scompare un’idea,
e quegli uomini, l'anima dei quali
aveva sete di essere guidata,
piansero drizzando le tende di cotone.
Ma il povero re nero, disprezzato dagli altri,
disse a se stesso: "Pensiamo alla sete
che non è la nostra.
Occorre dar da bere, lo stesso, agli animali".
E mentre reggeva il suo secchio,
nello spicchio di cielo
in cui si abbeveravano i cammelli
egli scorse la stella d’oro che danzava silente.

 

 

 


ERA SEMPRE LEI

A. Galante Garrone

Nonna, ai tuoi tempi c'era la Befana?
E la nonna sorride e dice: « Si
Se mi ricordo! L'alba era lontana,
era ancor notte, non spuntava il di:
ma presto andavo accanto al focolare
dov'era la mia calza ad aspettare...
Mamma, ai tuoi tempi la Befana c'era?
E la mamma sorride e dice: Si.
Era d'inverno, ma come primavera
mi pareva che fosse quel bel dì...
Mi alzavo quasi all'alba, in tutta fretta
e correva a cercar la mia scarpetta..
E passa il tempo, il mondo avanti va:
e la befana antica è ancora qui;
per i monti valli e isole e città
ritorna come un tempo, in questo dì;
è sempre lei, non può mutare più
perché c'è sempre al mondo gioventù.

 

 

 


LA BEFANA

Giovanni Pascoli

Viene viene la Befana
vien dai monti a notte fonda.
Come è stanca! La circonda
neve, gelo e tramontana.
Viene viene la Befana.
Ha le mani al petto in croce,
e la neve è il suo mantello
ed il gelo il suo pannello
ed il vento la sua voce.
Ha le mani al petto in croce.
E s’accosta piano piano
alla villa, al casolare,
a guardare, ad ascoltare
or più presso or più lontano.
Piano piano, piano piano.
Che c’è dentro questa villa?
Uno stropiccìo leggero.
Tutto è cheto, tutto è nero.
Un lumino passa e brilla.
Che c’è dentro questa villa?
Guarda e guarda…tre lettini
con tre bimbi a nanna, buoni.
guarda e guarda…ai capitoni
c’è tre calze lunghe e fini.
Oh! tre calze e tre lettini.
Il lumino brilla e scende,
e ne scricchiolan le scale;
il lumino brilla e sale,
e ne palpitan le tende.
Chi mai sale? Chi mai scende?
Co’ suoi doni mamma è scesa,
sale con il suo sorriso.
Il lumino le arde in viso
come lampada di chiesa.
Co’ suoi doni mamma è scesa.
La Befana alla finestra
sente e vede, e s’allontana.
Passa con la tramontana,
passa per la via maestra,
trema ogni uscio, ogni finestra.
E che c’è nel casolare?
Un sospiro lungo e fioco.
Qualche lucciola di fuoco
brilla ancor nel focolare.
Ma che c’è nel casolare?
Guarda e guarda… tre strapunti
con tre bimbi a nanna, buoni.
Tra la cenere e i carboni
c’è tre zoccoli consunti.
Oh! tre scarpe e tre strapunti…
E la mamma veglia e fila
sospirando e singhiozzando,
e rimira a quando a quando
oh! quei tre zoccoli in fila…
Veglia e piange, piange e fila.
La Befana vede e sente;
fugge al monte, ch’è l’aurora.
Quella mamma piange ancora
su quei bimbi senza niente.
La Befana vede e sente.
La Befana sta sul monte.
Ciò che vede è ciò che vide:
c’è chi piange e c’è chi ride;
essa ha nuvoli alla fronte,
mentre sta sul bianco monte
.

 

 

 

 

 

Non mi resta che augurare a tutti...

 

 

 

Tony Kospan

 

 

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Respuesta  Mensaje 2 de 3 en el tema 
De: MOTHERSIXTEN Enviado: 06/01/2014 17:14
 

La tradizione vuole che
nella notte tra il 5 e il 6 gennaio, a cavalcioni della sua scopa e sotto il peso di un sacco pieno di lecornie e giocattoli, per i bambini buoni ma anche di una buona dose di cenere e carbone per quelli che durante l’anno appena trascorso si sono comportati male, lei passi sopra i tetti e calandosi dai camini riempie le calze lasciate appese dai bambini vicino ai letti. I bambini la sera precedente preparano per lei in un piatto, un mandarino o un’arancia e un bicchiere di vino. Il mattino successivo insieme ai regali troveranno il pasto consumato e l’impronta della mano della Befana sulla cenere sparsa nel piatto.

 

 
 

Care amiche belle e brutte, sulle scope ci siam tutte! Dolci e doni ai più esigenti nelle calze autoreggenti... mentre invece ai cattivoni solo sacchi di carboni... Lasciate i doni sulla scia... baci,auguri e voliam via!


Hai preparato i piani di volo? Hai ottenuto i permessi? Hai lucidato la scopa? Scusa se ti rammento i tuoi doveri, ma passata una certa età si tende ad avere dei vuoti di memoria.

 

La Befana
Ora che ci penso, è parecchio tempo
che la Befana non mi porta regali.
Debbo dire di più: che non si fa addirittura viva.
Come mai? Che la cara vecchina sia morta? Mi spiacerebbe.
Non la conoscevo di persona, anzi non l'ho mai vista.
Ma ella è stata un tempo gentile con me.
Mi ha fatto spesso trovare dei cavallucci di legno,
non mi ha mai lesinato le trombe e una volta
mi portò un elmo con la coda.
Che sia morta non è improbabile.
Già quando le ero bambino, aveva un'età piuttosto avanzata.
Ma -ora che ci penso -la Befana è stata mai giovane?
Mia nonna ebbe qualche volta occasione di dirmi
che da bambilta riceveva anche
lei doni dalla «vecchia Befana.
Non disse mai dalla giovane Befana.
Né io ho mai sentito parlare dell'infanzia della Befana,
 dei suoi primi anni di vita, dei suoi primi passi per il mondo.
Evidentemente, la Befana non deve avere avuto
una infanzia troppo allegra; per lei, la Befana non c'era...
Achille Campanile


Auguri a tutte le amiche
specie le più giovani e belle
che come statue antiche
si credon delle stelle.
Auguri amiche care
non cedete al rancore
ché come vere befane
ci fate batter il cuore
Anonimo


Anche quest’anno la Befana
Ruberà ogni festa
con la sua vecchia sottana
e il cappellaccio sulla testa

Cara vecchia quando parti
Butta dentro al tuo fagotto
La tristezza coi suoi sguardi
E le lacrime in un botto

Si perché, se non lo sai,
Sono tanti i poveracci
Che hanno solo tanti guai
Poco cibo e quattro stracci

Sono scalzi i loro piedi,
e chissà se hanno un tetto
si, però, quando li vedi,
volti il capo e tiri dritto

non ti chiedo, nella tua notte
di elargir chissà che cosa,
tu le scarpe le hai già rotte:
basta un futuro un po’più rosa

un sorriso ad un bambino
la speranza ai disperati
a chi ha fame un bel panino
tanta acqua agli assetati

forse è troppo, in verità,
proprio tanto sto chiedendo:
ma non è dura povertà
se aiutiamo sorridendo!

Nel frattempo, la mia calza,
che ho appeso sopra al cuore
puoi colmarla di speranza
per un domani assai migliore.
 Anonimo


Per quest'anno la Befana
non è poi così lontana!
S'è bardata per benino
sta pensando ad un bambino
che di lei non ha timore
e l'aspetta qui, per ore.
La Befana è assai bruttina
non somiglia alla mammina
ma regala tanti doni
soprattutto ai bimbi buoni
e si merita un bacetto
da quel caro, dolce ometto!
 Flory Brown

 

BUONA EPIFANIA
CHE
TUTTE LE FESTE PORTA VIA
Annamaria

Respuesta  Mensaje 3 de 3 en el tema 
De: Orso Tony Enviado: 07/01/2014 12:29
Molto bello soprattutto il brano di Achille Campanile...
 
Grazie e complimenti Annamaria...


 
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