Felice chi trovi sposa fedele
E gode al fianco suo dolce ristoro;
Sempre per lui sarà luna di miele,
E scorreranno i dì filati in oro.
F.Pananti
L'origine del nome non è chiara. Sicuramente con il termine "luna" si fa riferimento al primo mese di matrimonio, ma non è chiaro il motivo per cui tale periodo debba essere "di miele".
Alcuni testi considerano il "miele" un riferimento alla dolcezza del primo periodo successivo al matrimonio, sottolineando il fatto che l'espressione lascia intendere che solo la prima "luna" sarà di "miele", ovvero che la felicità iniziale è comunque destinata a diminuire presto.
Altre ipotesi si basano su consuetudini antiche. Una di esse fa risalire l'espressione addirittura ai tempi di Babilonia: in tale periodo era uso regalare alle coppie di sposi una quantità di idromele (una bevanda alcolica a base di miele ottenuta per fermentazione) sufficiente per un mese. Si pensava che tale bevanda garantisse fertilità.
Un'altra ipotesi sull'origine della dicitura Luna di miele fa riferimento al medioevo. Quando una famiglia cedeva in matrimonio una donna all'uomo, essa portava con sé del miele (considerato costoso e simbolo di ricchezza). La prima sera che passavano insieme i due veniva chiamata 'Luna di miele' proprio per riferimento a questo miele e al fatto che la donna fosse considerata lunare, perché la durata del ciclo femminile è come quella delle fasi lunari.
Inoltre, è a partire dal diciannovesimo secolo che l'odierna convenzione di andare in "luna di miele" subito dopo la cerimonia o nel periodo immediatamente successivo è diventata un fenomeno di massa. Tuttavia, se si pensa al viaggio di nozze come ad un momento di pausa successivo allo stress post nuziale, è interessante scoprire che già nelle sacre scritture si afferma che ad un novello sposo non dovrebbe essere assegnato alcun compito gravoso poiché il suo dovere principale è rendere felice la moglie