Alcune persone vengono al mondo ricche ma tutte se ne vanno senza un soldo. Naturalmente per l’artista è diverso: si lascia dietro la sua scia di profumo che alcuni chiamano immortalità e, naturalmente, più è bravo nella sua arte più grande sarà il tanfo che si lascia alle spalle - nei colori, nei suoni, nella pagina stampata, nella pietra e in altre forme. Ma la colpa di questa immortalità è solo di chi vive - si aggrappano a questo tanfo, lo idolatrano. Non è colpa dell’artista. L’artista sa che non appartiene all’immortalità più di quanto è appartenuto alla vita - un lampo fugace, e questo basta: che il prossimo tenti la sorte.
"Non abbiamo parole per chiamare gli odori. Ci hai mai fatto caso?" "In che senso?" "Non siamo capaci di descrivere un odore come siamo capaci di descrivere un oggetto. Se vuoi descrivere questo giaccone puoi dire che è blu, corto, un po' ruvido. Abbiamo tantissime parole per le forme, per i colori, per le consistenze, per le dimensioni. Per un oggetto diciamo che è tondo, squadrato, grande, piccolo, rosso, verde, blu, duro, morbido, tagliente. Per i suoni e i rumori abbiamo addirittura le parole onomatopeiche, e non c'è nulla di più specifico. Per gli odori invece dobbiamo procedere per analogie. Un numero piccolo di concetti odorosi che non hanno un nome autonomo ma che alludono - alludono soltanto - a entità odorose familiari. Erba tagliata. Terra prima della pioggia. ( ... ) Noi tendiamo a rifiutare gli odori e in particolare gli odori cattivi, perché alludono alla parte più elementare, animalesca se vuoi, della nostra natura. ( ... ) "Qualcuno ha detto che le cose non esistono se non abbiamo le parole per chiamarle. Tantissimi odori e tantissimi profumi non esistono solo perché non sappiamo come chiamarli." "Qualche anno fa ho letto un romanzo in cui si parlava dell'odore della paura. Mi colpì molto, perché quello è un odore che conosco bene, anche se non avevo mai pensato di dargli un nome."
Ci siamo innamorati subito, a prima vista, come se fossimo stati messi sulla terra solo per quello scopo. Era la cosa più bella e pulita che avessi mai provato nella mia vita. Sai cosa significa trovarti davanti a una persona e renderti conto che da quel momento in poi nessun’altra potrà più contare allo stesso modo per te?
Giorgio Faletti da "Niente di vero tranne gli occhi"
Si dice che l'esperienza insegni, eppure, ci sono persone così abituate ad amare che non riusciranno mai a capire che ce ne siano altre, abituate a deludere. Saverio Frangella