Un brano breve ma intenso del notissimo scrittore…
che ne conferma il fantastico dono nascosto nella sua penna
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Bruno Prota
Potevi pensare che era matto.
Ma non era così semplice.
Quando uno ti racconta con assoluta esattezza che odore c'è in Bertham Street, d'estate, quando ha appena smesso di piovere, non puoi pensare che è matto per la sola stupida ragione che in Bertham Street, lui, non c'è mai stato.
Negli occhi di qualcuno, nelle parole di qualcuno, lui, quell'aria, l'aveva respirata davvero.
Il mondo, magari, non l'aveva visto mai.
Ma erano ventisette anni che il mondo passava su quella nave: ed erano ventisette anni che lui, su quella nave, lo spiava.
E gli rubava l'anima.
In questo era un genio, niente da dire.
Sapeva ascoltare. E sapeva leggere.
Non i libri, quelli son buoni tutti, sapeva leggere la gente.
I segni che la gente si porta addosso:
posti, rumori, odori, la loro terra, la loro storia…
Tutta scritta, addosso.
Lui leggeva, e con cura infinita, catalogava, sistemava, ordinava.
(Alessandro Baricco – Novecento)
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Pin Die Brucke
Ciao da Tony Kospan
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