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De: MOTHERSIXTEN (Mensaje original) |
Enviado: 11/04/2014 05:12 |
Ed è ignobile quell’amante volgare che s’innamora piuttosto del corpo che dell’anima; e del resto non può essere nemmeno costante, giacchè è innamorato di qualcosa che costante non è. Non appena appassisce il fiore del corpo, di cui era innamorato, s’invola lontano, smentendo tanti discorsi e tante promesse; ma chi s’innamora di un nobile carattere, ne resta amante per tutta la vita, in quanto si fonde a cosa che resta.
da il "Simposio" di Platone
BUONA GIORNATA Annamaria
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Edmund Blair Leighton
Non importa come una storia finisce. E nemmeno come inizia. Conta quello che succede nel mezzo. - Walter Moers - Da "La città dei libri sognanti"
Edmund Blair Leighton - Lezione di piano -
NOI SAREMO
Paul Verlaine
Noi saremo, a dispetto di stolti e di cattivi
che certo guarderanno male la nostra gioia,
talvolta, fieri e sempre indulgenti, vero?
Andremo allegri e lenti sulla strada modesta
che la speranza addita, senza badare affatto
che qualcuno ci ignori o ci veda, vero?
Nell’amore isolati come in un bosco nero,
i nostri cuori insieme, con quieta tenerezza,
saranno due usignoli che cantan nella sera.
Quanto al mondo, che sia con noi dolce o irascibile,
non ha molta importanza. Se vuole, esso può bene accarezzarci o prenderci di mira a suo bersaglio.
Uniti dal più forte, dal più caro legame,
e inoltre ricoperti di una dura corazza,
sorrideremo a tutti senza paura alcuna.
Noi ci preoccuperemo di quello che il destino
per noi ha stabilito, cammineremo insieme
la mano nella mano, con l’anima infantile
di quelli che si amano in modo puro, vero?
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Edmund Blair Leighton - Il pretendente Gallant
a tutti... da Orso Tony
SE AMI LEGGERLE O SCRIVERLE
C'E' IL GRUPPO DI FACEBOOK…
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De: lucy46 |
Enviado: 12/04/2014 06:01 |
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Dante Gabriel Rossetti
Solo nei sogni gli uomini sono davvero liberi, è da sempre così e così sarà per sempre. John Keating
Dante Gabriel Rossetti - Joli coeur
IL PRINCIPE ~ Hermann Hesse ~
Volevamo costruire assieme una casa bella e tutta nostra alta come un castello per guardare oltre i fiumi e i prati su boschi silenti.
Tutto volevamo disimparare ciò che era piccolo e brutto, volevamo decorare con canti di gioia vicinanze e lontananze, le corone di felicità nei capelli.
Ora ho costruito un castello su un'estrema e silenziosa altura; la mia nostalgia sta là e guarda fin alla noia, ed il giorno si fa grigio - principessa, dove sei rimasta?
Ora affido a tutti i venti i miei canti arditi. Loro devono cercarti e trovarti e svelarti il dolore di cui soffre il mio cuore.
Devono anche raccontarti di una seducente infinita felicità, devono baciarti e tormentarti e devono rubarti il sonno - principessa, quando tornerai?
La Bella Mano (1875) - Dante Gabriel Rossetti
a tutti da Orso Tony
LA TUA PAGINA
CULTURALE E DI SOGNO
DI FACEBOOK?
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Nella boccia dei pesci rossi finisci.
…A quanto pare, ogni tanto gli adulti si prendono una pausa per sedersi a contemplare il disastro della loro vita. Allora si lamentano senza capire e, come mosche che sbattono sempre contro lo stesso vetro, si agitano, soffrono, deperiscono, si deprimono e si chiedono quale meccanismo li abbia portati dove non volevano andare. Per i più intelligenti diventa perfino una religione: ah, spregevole vacuità dell’esistenza borghese! Alcuni cinici di questo tipo cenano alla tavola di papà: «Cosa ne è stato dei nostri sogni di gioventù?» si domandano con aria disincantata e soddisfatta. «Sono volati via, e la vita è proprio bastarda». Non sopporto questa finta lucidità dell’età matura. La verità è che sono come tutti gli altri, ragazzini che non capiscono cosa sia successo e che giocano a fare i duri mentre avrebbero voglia di piangere.
Una gioventù passata a cercare di mettere a frutto la propria intelligenza, a spremere come un limone i propri studi e ad assicurarsi una posizione al vertice, e poi tutta una vita a chiedersi sbalorditi perché tali speranze siano sfociate in un’esistenza così vana. La gente crede di inseguire le stelle e finisce come un pesce rosso in una boccia. Mi chiedo se non sarebbe più semplice insegnare fin da subito ai bambini che la vita è assurda…
Questo toglierebbe all'infanzia alcuni momenti felici, ma farebbe guadagnare un bel pò di tempo all'adulto, senza contare che si eviterebbe un trauma, quello della boccia...
Muriel Barbery da "L'eleganza del riccio" - Ed. E/O
BUONA GIORNATA Annamaria
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Johannes Vermeer - La ragazza con l'orecchino di perla
Si dovrebbe, almeno ogni giorno, ascoltare qualche canzone, leggere una bella poesia, vedere un bel quadro, e, se possibile, dire qualche parola ragionevole. Goethe
Johannes Vermeer - Giovane donna che legge una lettera davanti alla finestra
MI STRUGGE L'ANIMA
Cesare Pavese
Mi strugge l’anima perdutamente il desiderio d’una donna viva, spirito e carne, da poterla stringere senza ritegno e scuoterla, avvinghiato il mio corpo al suo corpo sussultante, ma poi, in altri giorni più sereni, starle d’accanto dolcemente, senza più un pensiero carnale, a contemplare il suo viso soave di fanciulla, ingenuo, come avvolto in un dolore e ascoltare la sua voce leggera parlarmi lentamente, come in un sogno…
Johannes Vermeer - Giovinetta con bicchiere di vino
a tutti da Orso Tony
LA POESIA…
IL SUO FANTASTICO MONDO…
E LE SUE SUBLIMI EMOZIONI…
NELLA PAGINA FB
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L'onesto rifiuto
Un mio gioco di sillabe t'illuse.
Tu verrai nella mia casa deserta:
lo stuolo accrescerai delle deluse.
So che sei bella e folle nell'offertadi te.
Te stessa, bella preda certa,
già quasi m'offri nelle palme schiuse. Ma prima di conoscerti, con gesto
franco t'arresto sulle soglie, amica,
e ti rifiuto come una mendica.
Non sono lui, non sono lui! Sì, questo
voglio gridarti nel rifiuto onesto,
perché più tardi tu non maledica. Non sono lui! Non quello che t'appaio,
quello che sogni spirito fraterno!
Sotto il verso che sai, tenero e gaio,
arido è il cuore, stridulo di scherno
come siliqua stridula d'inverno
,vôta di semi, pendula al rovaio... Per te serbare immune da pensieri
bassi, la coscienza ti congeda
onestamente, in versi più sinceri..
.Ma (tu sei bella) fa ch'io non ti veda:
il desiderio della bella preda
mentirebbe l'amore che tu speri. Non posso amare, Illusa! Non ho amato
mai! Questa è la sciagura che nascondo.
Triste cercai l'amore per il mondo,
triste pellegrinai pel mio passato,
vizioso fanciullo viziato,
sull'orme del piacere vagabondo... Ah! Non volgere i tuoi piccoli piedi
verso l'anima buia di chi tace!
Non mi tentare, pallida seguace!...
Pel tuo sogno, pel sogno che ti diedi,
non son colui, non son colui che credi! Curiosa di me, lasciami in pace! Guido Gozzano
BUONA GIORNATA
Annamaria |
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Ambrogio Antonio Alciati
Temere l’amore è temere la vita. - B. Russell -
Ambrogio Antonio Alciati - Il bacio
TI HO INCONTRATA Mario Vecchione
ti ho incontrata lungo la vita che suonavi le corde del vento e cantavi canzoni di sole canzoni d’amore io pifferaio senza topi tu in cerca dell’ultimo fiore siam caduti nell’argento dei rimpianti; ti ho incontrata lungo la vita che scrivevi su foglie di gelso e parlavi di storie di stelle di storie d’amore io don chisciotte senza mulini tu violinista senza un archetto siam caduti nel buco nero dell’amore; e adesso che siamo vicini pure lontani come due poli non indosso più gilè grigio scuri la tua mano nella mia come un messaggio planetario con il nettare di dio nei nostri cuori
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Ambrogio Antonio Alciati - Ritratto di signora (Dama in nero) (1917) |
da Orso Tony
CULTURA CON LEGGEREZZA NEL GRUPPO DI GOOGLE +
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Amore a prima vista
Sono entrambi convinti che un sentimento improvviso li unì. È bella una tale certezza ma l’incertezza è più bella. Non conoscendosi prima, credono che non sia mai successo nulla fra loro. Ma che ne pensano le strade, le scale, i corridoi dove da molto tempo potevano incrociarsi? Vorrei chiedere loro se non ricordano- una volta un faccia a faccia forse in una porta girevole? uno scusi nella ressa? un ha sbagliato numero nella cornetta? -ma conosco la risposta. No, non ricordano. Li stupirebbe molto sapere che già da parecchio il caso stava giocando con loro. Non ancora del tutto pronto a mutarsi per loro in destino, li avvicinava e allontanava, tagliava loro la strada e soffocando un risolino si scansava con un salto. Vi furono segni, segnali, che importa se indecifrabili. Forse tre anni fa o il martedì scorso una fogliolina volò via da una spalla a un’altra? Qualcosa fu perduto e qualcosa fu raccolto. Chissà, forse già la palla tra i cespugli dell’infanzia? Vi furono maniglie e campanelli su cui anzitempo un tocco si posava su un tocco. Valigie accostate nel deposito bagagli. Una notte, forse, lo stesso sogno, Subito confuso al risveglio. Ogni inizio infatti è solo un seguito e il libro degli eventi è sempre aperto a metà.
Wislawa Szymborska
BUON POMERIGGIO
Annamaria
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