C’è poco da fare… non potevo non dedicare
il tema poetico (e non solo) di questa domenica
anche quest'anno alla festa della mamma…
e lo faccio con immenso piacere…
Chi può aver maggior importanza, nella nostra vita,
dell’essere che ci ha generato?
LA MAMMA NELLE POESIE... NEGLI AFORISMI...
NELL'ARTE E NELLE CANZONI
a cura di Tony Kospan
Certo... è vero... ci sono madri e madri…
ma in ogni caso la vita umana (e non solo)
si è perpetuata (almeno finora) grazie alla maternità.
Ed inoltre la madre, con le sue cure fin dalla nascita,
rappresenta, in genere,
il fondamento stesso del nostro esser… persone.
Prima di passare alle poesie
ecco gli aforismi di grandi autori scelti stavolta,
in quanto più significativi di mille parole.
Sempre una madre aspetta il ritorno di suo figlio
sia se questi se n’è andato in un paese vicino
o in uno molto lontano
Joseph Roth
La mamma ed io avevamo i nostri miti,
i nostri linguaggi segreti,
i nostri scherzi rituali….
In pubblico avevamo le nostre intese:
bastava un’occhiata!
Jean Paul Sartre
Mi strinsi al fianco della mamma
ed ancora sentii addosso i suoi bei capelli
come l’ala di un angelo-pensavo,
e fui davvero felice!
Charles Dickens
Esistono mamme che baciano
e mamme che sgridano,
ma si tratta comunque di amore,
e la maggior parte delle mamme
bacia e sgrida contemporaneamente.
Pearl S. Buck
Le verità che contano, i grandi principi,
alla fine, restano due o tre.
Sono quelli che ti ha insegnato tua madre da bambino.
Enzo Biagi
E’ dunque con i versi che seguono
che vi/mi auguro una domenica felice
o con la mamma, o con il pensiero della mamma,
o con il ricordo e la nostalgia della mamma,
o con le mogli/compagne mamme dei nostri figli…
Le immagini sono tutte del grande pittore Renoir
che oltre ad esser il pittore delle donne
ha dedicato, come l'americana Mary Cassatt,
moltissimi dipinti anche alla maternità.
Come sempre mi piacerebbe leggere le poesie,
vostre...o di altri autori sul tema.
(Mamma)
ALLA MAMMA
Renato Fucini
Non vo’ vederti più sera e mattina
pensare agli altri e non pensare a te:
non la vo’ più veder la mia mammina
vegliar la notte e lavorar per me.
Voglio comprare una casina bianca
piena di sole e piena d’allegria,
e là ti condurrò quando sei stanca,
là ti riposerai, mammina mia.
(Mamma Maria)
A MIA MADRE
Bertolt Brecht
Quando non ci fu più, la misero
nella terra.
Sopra di lei crescono i fiori,
celiano le farfalle.
Lei era leggera, premeva
la terra appena.
Quanto dolore ci volle per farla
così leggera.
(Mamma Mia)
UNA MANO SULLA PORTA
K. Nakagawa
Quando sto zitto arriva mia madre.
Sta sola mia madre nella stanza di là.
E io solo e zitto nella stanza di qua.
Mia madre si alza e arriva di quando in quando.
Con una mano sulla porta cerca di leggere il mio cuore:
io zitto mi lascio leggere.
Intanto mi nascono affetti e le sorrido:
"Che sei venuta a fare?".
Ma so bene perché viene da me.
Dopo aver scambiato con me due, tre parole,
mia madre se ne va.
E io penso a tutti gli uomini:
noi viviamo sostenendoci l'un l'altro.
E' come reggersi colle mani sulle spalle di chi è accanto.
Si ha bisogno perfino delle persone che danno fastidio.
Chi sa se mia madre non pensa a questo
quando viene e mi guarda
con la mano appoggiata sulla porta.
(Viva la Mamma)
MIA MADRE
Mario Luzi
Mia madre, mia eterna margherita
che piangi e mi sorridi
viva ora più di prima,
lo so, lo so quel che dovrei, pazienza
di forte non è questa ostinazione
d'uomo che teme la sua resa. Forza
è pace. Il sopore che s'insinua
nell'ora giusta fra due giuste veglie
è forza anch'esso, non viltà. Ma ormai
che i tuoi occhi mi s'aprono
solamente nell'anima, due punti
tenaci al fondo del braciere
con cui guardare tutto il resto, o santa,
non è il taglio a fil di lama
che partisce ombra e sole in queste vie
puntate contro il fuoco
del mare all'orizzonte, è un altro il segno
a cui dovrò tener fronte, segno
che ferisce, passa da parte a parte.
(Ciao Mamma)
MIA MADRE
Edmondo De Amicis
Non sempre il tempo la beltà cancella
o la sfioran le lacrime e gli affanni
mia madre ha sessant'anni e più la guardo
e più mi sembra bella.
Non ha un accento, un guardo, un riso
che non mi tocchi dolcemente il cuore.
Ah se fossi pittore, farei tutta la vita
il suo ritratto.
Vorrei ritrarla quando inchina il viso
perch'io le baci la sua treccia bianca
e quando inferma e stanca,
nasconde il suo dolor sotto un sorriso.
Ah se fosse un mio prego in cielo accolto
non chiederei al gran pittore d'Urbino
il pennello divino per coronar di gloria
il suo bel volto.
di ieri, di oggi e di domani...
ed un dolce pensiero a quelle
che vivono solo nei nostri ricordi…
da Tony Kospan
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