Il film di Mario Costa con una giovane Gina Lollobrigida, Silvana Mangano, Tito Gobbi ed altri, è la trasposizione cinematografica del noto melodramma giocoso.
L'opera lirica di Donizetti, su libretto di Felice Romani, fa parte del particolare ambito dell'opera comica, anche se in essa non mancano momenti... sofferti.
Gaetano Donizetti
LA TRAMA
Siamo alla fine del '700 in un villaggio dei Paesi Baschi.
Nemorino, timido contadino, sogna la ricca Adina, ma non osa dichiararle il suo amore... e quando ci riesce riceve un netto rifiuto.
Arriva nel paese Dulcamara, un ciarlatano, che offre al Nemorino un elisir magico che subito gli farà conquistare Adina.
Nemorino allora si dichiara di nuovo, tutto sicuro di sé, ma l'effetto è opposto perché lei decide di sposare il generale Belcore.
Lui allora le chiede almeno di rinviare le nozze, con la speranza che l'elisir faccia effetto, e chiede un altro elisir a Dulcamara.
Ma essendo senza soldi, per pagarlo, si arruola nell'esercito di Belcore.
Ad un certo punto però gli sembra che tutte le ragazze si innamorino di lui... ma la verità è che è diventato erede di una fortuna.
Adina intanto comincia ad amarlo e per dimostrarglielo compra dal generale il contratto d'arruolamento e glie lo dona.
E' stato proprio l'elisir a dargli la bella conclusione crede Nemorino (Viva il grande Dulcamara).
LA CRITICA DELL'EPOCA AL FILM
"Dei vari film che fedelmente riproducono le opere liriche sullo schermo, questo ci sembra il migliore, perchè il suo realizzatore è stato attento a non dimenticare le particolari esigenze dello spettacolo cinematografico, che sono ben diverse da quelle del palcoscenico.
Se si aggiunge che la fotografia è splendida [...] si può concludere affermando che questa fatica di Mario Costa merita, nel suo genere, ogni considerazione e molti elogi".
(L'Operatore, "Intermezzo", n. 14/15 del 16/8/1947).
Ora vediamo il film ed ascoltiamo la mitica musica
Tony Kospan
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