2 NOVEMBRE
COMMEMORAZIONE DEI DEFUNTI
Oggi è d’obbligo
rivolgere un pensiero una preghiera uno sguardo ai nostri cari defunti…
Oggi e’ d’obbligo fermarci un attimo in questa nostra vita affannosa… per risvegliare in noi ricordi… affetti, insegnamenti, esempi… che ci vengono da loro…
Per quanto riguarda i nostri cari avi… in fondo noi siamo la prosecuzione senza soluzione di continuita’ del loro passaggio su questa terra… ed i loro eventuali errori nulla sono in confronto alla vita che ci hanno dato
Ma conosciamo l'origine del 2 novembre?
STORIA DELLA COMMEMORAZIONE DEI DEFUNTI
L’idea di commemorare i defunti in suffragio nasce su ispirazione di un rito bizantino, che celebrava infatti tutti i morti il sabato prima della domenica di Sessagesima ossia la domenica che attualmente nel rito romano coincide con quella delle Palme, all’incirca in un periodo compreso fra la fine di gennaio ed il mese di febbraio.
Nella chiesa latina il rito viene fatto risalire all’abate bedenettino sant’Odilone di Cluny nel 998: con la riforma cluniacense stabilì infatti che le campane dell’abbazia fossero fatte suonare con rintocchi funebri dopo i vespri del 1 novembre per celebrare i defunti, ed il giorno dopo l’eucaristia sarebbe stata offerta “pro requie omnium defunctorum”; successivamente il rito venne estesa a tutta la Chiesa Cattolica.
Ufficialmente la festività, chiamata originariamente Anniversarium Omnium Animarum, appare per la prima volta nell’Ordo Romanus del XIV secolo.
Nel Rituale Romano, parte III, capitolo 54, Benedizione delle Tombe nella Commemorazione dei Fedeli Defunti si legge che nel 1563 « In molti modi le comunità parrocchiali esprimono questo senso della speranza cristiana. Per la commemorazione di tutti i fedeli defunti è consuetudine andare in processione al Cimitero e in tale occasione benedire le tombe. In questa o simili circostanze è opportuno promuovere una celebrazione con un apposito rito di benedizione. »
Oggi si celebra come Commemorazione di tutti i fedeli defunti .
In quasi tutte le regioni possiamo trovare pratiche e abitudini legate a questa ricorrenza.
Una delle più diffuse era l’approntare un banchetto, o anche un solo un piatto con delle vivande, dedicato ai morti
Ciao mamma… ciao papà…
ciao nonni… zii… amici etc…
che siete nel giardino del mistero…
Un requiem… musicale… in memoria… di tutti i defunti…
Cosa dire infine a chi ha avuto dei cari morti giovanissimi se non le parole di Menandro?
MUORE GIOVANE CHI AL CIELO E’ CARO ORSO TONY
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