E' stato uno dei più grandi pittori surrealisti del XX secolo
amato ed odiato… per i suoi eccessi…
ma geniale… nel suo incredibile istrionismo…
BREVE BIOGRAFIA
Scacciato da giovanetto, per indegnità,
dall'Accademia delle belle arti di Madrid
si recò a Parigi dove venne in contatto
con i più grandi artisti del primo 900
Qui poi, incontrando il Surrealismo,
comprese che attraverso esso
poteva dar libero sfogo alla sua enorme immaginazione
ed al suo desiderio di rottura di ogni inibizione
e di ogni schematismo.
(Figueres 11.5.1904 – Figueres 23.1.1989)
Anche qui però… il superamento di ogni limite…
lo portò ad essere espulso dalla corrente Surrealista
da parte di André Breton con cui ebbe tutta la vita
diversi momenti di incontro e di... scontro.
Tuttavia questo non lo fermò affatto… anzi…
Dalì giovane con Man Ray
Nel 1929 ci fu un incontro
che avrà grande importanza per la sua vita e per la sua arte
quello con Gala Deluvina Diakonoff,
moglie del poeta Paul Eluard
che diventò prima sua amante e poi sua moglie
e con cui restò poi per tutta la vita.
Ma oltre a ciò
Gala fu anche la sua musa ispiratrice di tanti dipinti
in cui dava libero sfogo alla sua idea di sensualità
dipingendola quasi sempre nuda e provocante…
Leda ed il Cigno
(qui è dipinta Gala sua moglie e musa)
Il suo rapporto con lei fu sempre di ammirazione e devozione
ma in un contesto di reciproca e totale libertà sessuale.
Col tempo i suoi dipinti però raggiungevano
sempre più chiari significati ed alti livelli artistici
come il geniale “La persistenza della memoria”
così come i suoi successi nella vendita dei dipinti.
La persistenza della memoria
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Tornando al suo periodo parigino
Breton coniò per lui il nomignolo di
“Avida dollars“
esatto anagramma del suo nome
per la sua continua ed esagerata ricerca
di successo e di denaro.
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Nel 1939 si trasferì negli USA dove si avvicinò al Cattolicesimo.
Tornato, dopo la guerra, in Europa continuò la sua ricerca artistica
anche in altri settori così come pure continuarono i suoi eccessi…
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Dopo la morte di Gala negli anni '60
divenne Amanda Lear la sua Musa ispiratrice.
Negli ultimi anni di vita
però si affievolì di molto la sua vena.
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LA DOMANDA
La domanda che moltissimi si pongono è:
L'artista spagnolo era solo un folle o un verio genio?
Propendo per la seconda ipotesi,
anche se con un distinguo,
e spiego ora perché…
In fondo tutti i grandi artisti hanno sempre avuto
un pizzico, e spesso più di un pizzico, di follia…
e quindi nulla di molto diverso è nella sua arte.
Però, ed ecco il distinguo,
alla fine della sua lunga e controversa
vita umana e genialmente artistica
Dalì
fece cose non degne di un grande pittore
come il firmare migliaia di dipinti altrui.
Tuttavia questo nulla toglie
al suo grande estro ed alla sua esplosiva genialità
di cui aveva dato grande prova in precedenza.
Questo bellissimo video, si pone la stessa domanda…
e nel contempo ci illustra molto bene la sua arte…
nell'ambito del surrealismo ma non solo…
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Ciao da Tony Kospan
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