Io mi chiedo che cos’è questa festa del Natale,
se mi guardo un poco intorno è tutto da comprare.
In villaggio alle Maldive m’invitano ad andare
e brindare sulla spiaggia con champagne e caviale.
La settimana bianca è in offerta speciale
compreso lo ski pass e il trattamento termale.
La radio mi ricorda le cose più importanti:
“A Natale il vero amore si dimostra coi diamanti”.
Uffa, adesso dico basta, io mi sono un po’ stufata:
“Voglio fare un bel presepe con la stella cometa”.
Un presepe con il bue e l’asinello
come faceva la mia nonna.
Un presepe tradizionale,
con tanti pastori e la capanna.
Un presepe grande grande in salotto lì nel centro
con il fiume di stagnola e tre mulini al vento,
le galline bianche e nere, la signora nel pollaio,
un cagnone che dorme vicino al calzolaio,
i cammelli con le gobbe tutti in fila in carovana
sono carichi di doni che daranno alla Befana,
i pastori con le pecore scendono dai monti:
“Li guardo e dalla gioia io sento i loro canti”.
Ecco, adesso finalmente si incomincia a ragionare:
“Il presepe è il vero che è arrivato Natale!”
Lunghi fiumi luccicanti, ogni tanto una stradina,
quella carta vellutata che ho trovato giù in cantina.
Un laghetto, un ponticello sotto i monti innevati,
ci son pure due T-Rex, ma da dove son sbucati?
Finalmente siamo pronti, ora arriva sul più bello
la capanna con la culla per il santo Bambinello.
La sua mamma e il suo papà sono già in posizione:
“Come me sono sono in attesa della grande emozione”.
Nella notte di Natale, solo a lume di candela,
metterò Gesù Bambino nella sua culla.
Francesca
Annamaria