Non tutti sanno che a Capri non c'è solo la Grotta Azzurra…
Sono infatti ben 70 le rientranze, più o meno grandi o profonde,
che si incontrano facendo il perimetro dell'Isola Azzurra.
LE GROTTE DI CAPRI
Chi meglio dei marinai può conoscerle?
Ed è a loro che Ernesto Mazzetti, giornalista e vicepresidente della Società Geografica Italiana, si è rivolto per censirle tutte nel suo libro da poco in libreria.
Isola di Capri
La loro origine non è unica… si va dalla situazione oro-geografica e dai vari movimenti avvenuti sulla costa fin da quando l'isola (circa 100.000 anni fa) era unita alla terraferma alla semplice azione scavatrice delle onde nello scorrere dei secoli.
La massima parte è esplorabile con le dovute precauzioni e sempre con l'assistenza di conoscitori dei luoghi.
Parleremo qui, e brevemente, solo di alcune tra le più interessanti…
Il salto di Tiberio
Iniziamo con quella “Dell'Affumata” che presenta la volta ancora annerita perché li venivano accese le caldaie che servivano per lavare le reti dei pescatori.
C'è poi “Il Salto di Tiberio” che è più che altro un anfratto nel quale, da un'altezza di 200 metri, l'Imperatore,
dopo averli accolti nella sua villa, buttava i suoi nemici…
Grotta Bianca
La Grotta Bianca, così chiamata per il biancore del tufo della volta ospita 2 laghetti…
La Meravigliosa
La Meravigliosa invece, tra le più grandi di Capri, ha la caratteristica di trovarsi sopra la Grotta Bianca e presenta stalattiti e stalagmiti che, alla luce del sole, acquistano colori bellissimi e da ciò il suo nome.
Tragara
Tragara è invece un antico porticciolo usato dagli antichi romani.
Faraglioni
che si trova proprio davanti ai mitici Faraglioni che presentano un arco naturale lungo 56 mt e largo 13.
Grotta dei Santi
Singolare è anche la Grotta dei Santi detta così per la presenza di rocce in fila che danno l'impressione di una processione.
Grotta Azzurra
Infine la regina delle grotte capresi… (e forse di tutto il mondo quantomeno per la notorietà) la mitica Grotta Azzurra…
Alexandre Dumas la descrisse come “una tenda costruita con un frammento di cielo”.
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L'incredibile colore azzurro della grotta è dovuto ad una fenditura sottomarina che consente il passaggio dei raggi solari che illuminano così l'acqua del mare.
Era notissima fin dall'antichità ma è stata riscoperta solo nell'800.
Non ci resta che entrare, almeno virtualmente, grazie a questo video…
Mi raccomando però... abbassate la testa quando entrate…
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CIAO DA TONY KOSPAN
IL LIBRO
LE GROTTE DI CAPRI
Ernesto Mazzetti
Ed. La Conchiglia
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