Nessuno può immaginare quel che dico
quando me ne sto in silenzio,
chi vedo quando chiudo gli occhi,
come vengo sospinta quando vengo
sospinta,
cosa cerco quando lascio libere le mani.
Nessuno, nessuno sa quando ho fame
quando parto,
quando cammino e quando mi perdo,
e nessuno sa che per me andare è
ritornare e ritornare è indietreggiare,
che la mia debolezza è una maschera e
la mia forza è una maschera,e quel che
seguirà è una tempesta.
Credono di sapere e io glielo lascio
credere
e io avvengo.
Hanno costruito per me una gabbia
affinché la mia libertà fosse una loro
concessione
e ringraziassi e obbedissi.
Ma io sono libera prima e dopo di loro,
con loro e senza loro sono libera nella
vittoria e nella sconfitta.
La mia prigione è la mia volontà!
La chiave della mia prigione è la loro
lingua ma la loro lingua si avvinghia
intorno alle dita del mio desiderio e il
mio desiderio non riusciranno mai a
domare.
Sono una donna.
Credono che la mia libertà sia loro
proprietà e io glielo lascio credere
...e avvengo.
Joumana Haddad - Sono una donna