Gibran da ragazzo e da adulto
Poiché pubblico spesso sue poesie o suoi brani poetici,
per la loro profondità ed ampiezza di visione,
desidero ora raccontar qualcosa di questo
grande autore libanese noto in tutto il mondo.
(Bsharri 6.12.1883 – New York 10/11.4.1931)
Nato in una famiglia libanese di religione maronita
ha modo di conoscere, quando la famiglia di trasferisce negli Usa,
il multietnico mondo americano
e quindi lì anche quello italiano, irlandese, cinese, siriano etc...
così come poi a Parigi, dove fu mandato a studiare,
la cultura francese ed europea.
Questo caleidoscopio culturale forse è all'origine
della sua ampia visione della vita...
La sua mistica infatti sfugge ad ogni definizione
ed i suoi scritti sono sempre pieni di immagini e simboli
dai tantissimi significati validi per le persone
di ogni credo religioso ed anche per gli atei.
Esempio lampante di ciò si evidenzia nel suo libro capolavoro
Il profeta, del 1933.
Questa sua opera lo rese famoso in tutto il mondo
grazie proprio alla sua stupenda capacità di comporre
e tenere insieme aspetti religiosi (e non) diversissimi tra loro
(cristianesimo, induismo, islamismo, misticismo sufi,
idealismo, romanticismo e diverse filosofie).
Desidero quindi ricordarlo con alcuni suoi aforismi che adoro
e con un brano bellissimo sul matrimonio e sempre attualissimo.
ALCUNI AFORISMI
Se riuscirò ad aprire un angolo nuovo
nel cuore di un uomo,
per lui non sarò vissuto invano.
Quando l’amore vi chiama seguitelo.
Anche se le sue vie fossero ardue e ripide.
L’uomo veramente grande è colui
che non vuole esercitare il dominio su nessun altro uomo
e che non vuole da nessun altro essere dominato.
Per arrivare all’alba
non c’è altra via che la notte.
Quando la mano di un uomo tocca la mano di una donna,
entrambi toccano il cuore dell’eternità.
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GIBRAN E IL MATRIMONIO
Matrimonio antica roma
Il tema matrimonio
(ma vale anche per qualunque tipo di rapporto d'amore o di coppia)
è un tema che da sempre fa discutere l'umanità...
Gibran ce ne parlerà ora da un particolare punto di vista
e cioè sul modo in cui debbono relazionarsi
matrimonio e libertà.
Questa poetica descrizione di Gibran
mi appare davvero bella ed esaustiva e merita,
al di là delle immaginifiche descrizioni,
un vero e serio approfondimento su come va impostato
un corretto rapporto sentimentale...
Ciò mi appare importante anche per quanto ogni giorno
continua ad accadere nella nostra società
come le violenze sulle donne in famiglia ed i femminicidi.
IL MATRIMONIO
Kahlil Gibran
Allora Almitra parlò di nuovo e disse:
Che cosa puoi dirci del Matrimonio, maestro?
Ed egli rispose, dicendo:
Voi siete nati insieme, e dovrete sempre stare insieme.
Starete insieme quando le bianche ali della morte disperderanno i vostri giorni.
Sì, starete insieme anche nella memoria silenziosa di Dio.
Ma che ci siano spazi nel vostro stare insieme,
E che i venti del cielo danzino tra di voi.
Amatevi vicendevolmente, ma il vostro amore non sia una prigione:
Lasciate piuttosto un mare ondoso tra le due sponde delle vostre anime.
Riempitevi la coppa uno con l'altro, ma non bevete da una sola coppa.
Scambiatevi a vicenda il vostro pane, ma non mangiate dallo stesso pane.
Cantate insieme e danzate e siate allegri, ma che ciascuno sia solo.
Come le corde di un liuto, che sono sole, anche se vibrano per la stessa musica.
Datevi il vostro cuore, ma non lo date in custodia uno dell'altro.
Perché solo la mano della Vita può contenere i vostri cuori.
E state insieme ma non troppo vicini:
Poiché le colonne del tempio sono distanziate,
E la quercia e il cipresso non crescono l'una all'ombra dell'altro.
Jan Van Eyck - I coniugi Arnolfini
Ciao da Tony Kospan
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