MAMMA FIORE
Ecco la mia mamma ora che la notte
effonde il suo respiro intorno,
profondo e sereno, nella diffusa aura lunare,
assorta, che io rimiro e raffronto
alla corolla chiusa di un roseo fiore
Tu ora dormi, o madre, e uno struggente
malinconico e tacito volo, lontana
ti trasporta inquietante,
sfogliando i ricordi affrancando
la solitudine a ponente, ove il mio canto
non sgorgherà più dalla fonte ora che
non sarai più qui accanto a me
Un segreto pianto
stillerà nel mio animo e nel cuore,
così il mio verso muterà l’incanto
per la mancata profumata tua alba.
Clelia Maria Parente
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