Il giorno dopo aver creato il mondo, il Signore tornò a guardare la sua Creazione.
C’era qualche ritocco da fare.
C’erano dei bei sassi sui greti dei fiumi, grigi, verdi e picchiettati.
Ma sotto terra i sassi erano schiacciati e mortificati.
Dio sfiorò quei sassi profondi ed ecco si formarono
diamanti e smeraldi e milioni di gemme scintillanti laggiù nelle profondità.
Il Signore vide i fiori, uno più bello dell’altro.
Mancava qualcosa, pensò, e posò su di essi un soffio leggero:
ed ecco, i fiori si vestirono di profumo.
Un uccellino grigio e triste gli volò sulla mano.
Dio gli fischiettò qualcosa.
E l’usignolo incominciò a gorgheggiare.
E disse qualcosa al cielo e il cielo arrossì di piacere.
Nacque così il tramonto.
Ma che cosa mai avrà bisbigliato il Signore all’orecchio dell’uomo perché egli sia un uomo?
Gli bisbigliò, in quel giorno lontano, in quell’alba remota, tre piccole parole:
“Ti voglio bene!”.
Ogni giorno Dio ti bisbiglia in un orecchio: "Ti voglio bene!"
E questo dovrebbe bastarti per essere felice...
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