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Il brano di un noto psicologo statunitense sulla necessità di sorridere
corredato da un interessante commento, anch'esso trovato nel web,
ed infine un mio pensiero sull'argomento.
METTIAMO L’UMORISMO… NEL MOTORE DELLA NOSTRA VITA
Affrontate i problemi con senso dell’umorismo.
Il senso dell’umorismo è una funzione naturale degli esseri umani…
Se si è privi di senso dell’umorismo, si finisce per rifare le stesse cose.
Senza una risata, qualunque cavolata abbiamo fatto, la facciamo di nuovo.
Quando le persone si sentono in colpa, si lamentano e brontolano e rifaranno la stessa cosa.
Possiamo invece sentirci sorpresi, sollevati e contenti di averlo notato e cominciare a ridere.
Allora cosa accade?
Apriamo una porta. Possiamo fuggire a tutto quel mondo.
La gente dice: "Un giorno ci ripenserò e ci riderò sopra".
Perché aspettare quel giorno? Non serve a niente.
E’ ora che devi ridere…
Con la capacità di ridere, avete la libertà di evadere dal vostro stesso modello del mondo.
Molte volte le persone ridono, ma non evadono.
Cogliete il momento.
Usate l’istante della risata… usatela appieno… abbandonatevi del tutto ad essa…
Guardate una situazione sembra seria ma attenti… guardate come è ridicola in realtà.
In un altro contesto o in un altro momento… in una diversa società… in una diversa cultura lo sarebbe.
Potete dunque modificare le vostre percezioni a sufficienza per farlo.
Questo brano. rinvenuto nel web.
è tratto da "Il tempo per cambiare" di Richard Bandler
con qualche mia piccola modifica…
Bandler non è per nulla preoccupato dall’idea di dare un tono serioso alla propria disciplina;
è piuttosto concentrato sull’idea di ottenere risultati e sa che il divertimento rende tutto più facile, tanto da dire che
"se non è divertente, probabilmente non funziona".
Dati tali presupposti, possiamo capire perché per Bandler l'umorismo sia... libertà.
La libertà di uscire in qualsiasi momento dalla propria situazione contingente per osservarla da un altro punto di vista, la libertà di trovare il lato umoristico di ogni cosa, perfino quella più drammatica, la libertà di fare piazza pulita di rancori, sensi di colpa e di tutti quegli ostacoli che abbiamo posto tra noi e la felicità.
Spesso si è portati ad associare il divertimento all’idea di superficialità; è infatti noto il detto "il riso abbonda sulle labbra degli stolti".
In realtà saper ridere di sé richiede un grande equilibrio interiore e la capacità di vedere oltre le cose per assaporare il bello della vita.
Il divertimento è la migliore arma di difesa contro la sofferenza provocata dal comportamento altrui... a volte anche in momenti diificili... in cui ciò appare impossibile!
Figuratevi se noi non abbiamo la possibilità di ridere del collega arrivista, del vicino di casa molesto o della suocera invadente… etc.
Commento dal web - impaginazione modifiche e coord. T.K.
Non sapevo d’esser un allievo di Bandler… ma in verità l’ho sempre pensata così…
Suvvia dunque cerchiamo sempre (o quasi sempre) il lato comico delle cose…
Ci farà star bene… o quantomeno ci aiuterà molto…
Tony Kospan