La storia, di Giuseppe Petrosino, detto Joe,
poliziotto italiano naturalizzato statunitense
grande e vittorioso combattente contro la Mafia
(allora chiamata Mano Nera) di Litte Italy (New York)
non possiamo e non dobbiamo certo dimenticarla.

(Padula 30.8.1860 – Palermo 12.3.1909)
Per la grande fiducia che riponeva in lui, Theodore Roosevelt,
(in un periodo in cui gli Italiani non erano proprio ben visti negli USA)
allora assessore alla polizia (ma futuro Presidente degli Stati Uniti),
lo promosse sergente nel 1895.

Ebbe grandi successi nella lotta al crimine per le sue notevoli capacità...
Little Italy nel 1900
Per le sue eccezionali doti investigative fu inviato in missione segreta a Palermo nel 1909.
Lì però, per una ingenua fuga di notizie, la sua presenza divenne nota negli ambienti mafiosi che lo fecero uccidere da 2 killer.

Circa 250.000 persone parteciparono al suo funerale a New York, un numero fino ad allora mai raggiunto da alcun funerale in America... perché giustamente considerato un eroe ed un martire... della lotta alla criminalità organizzata.
La sua storia ha 2 risvolti:
il primo, positivo, è quello di un italiano che si fa onore negli USA come eccezionale policeman;
il secondo, amaro, è quello di una delle prime vittime della mafia.
Ricordiamolo anche con questo video...


Tony Kospan
