Cosa sono i ricordi?
Non si possono sentire nè toccare...
ma albergano in noi e spesso sono così grandi
da essere indistruttibili.
I RICORDI... IN POESIA... AFORISMI... DIPINTI... CANZONI... E...
by Tony Kospan
Sono belli e sono brutti per tutti
ma nel contempo sempre utili…
anche i più dolorosi… in quanto possono aiutarci
a comprendere il presente
ed a evitar di ripetere gli errori del passato.
I ricordi più belli possono poi… insieme ai sogni…
aiutarci a superare i momenti più difficili
ed a non perdere la rotta della nostra vita.
Dunque sono da conservare sempre
perché la loro perdita ci lascerebbe
senza difese e senza capacità di discernimento.
Prima di passare alle poesie ed alle canzoni
ecco sul tema qualche aforisma
che ritengo interessante...
Tutti i grandi sono stati bambini una volta.
(Ma pochi di essi se ne ricordano).
Antoine de Saint Exupery
Il ricordo del piacere non è più piacere.
Il ricordo del dolore è ancora dolore.
George Byron
Chi non ricorda, non vive
Giorgio Pasquali
Agisci in modo che ogni tuo atto
sia degno di diventare un ricordo.
Immanuel Kant
A che serve passare dei giorni
se non si ricordano?
Cesare Pavese
Passiamo alle poesie prescelte sul tema.
Come sempre sarà bello leggere sul tema
poesie vostre o di altri,
ma anche commenti… riflessioni,
o tutto quel che vi va di esprimere.

Mi ritorni in mente - Battisti
IN ME IL TUO RICORDO
Vittorio Sereni
In me il tuo ricordo è un fruscio
solo di velocipedi che vanno
quietamente là dove l'altezza
del meriggio discende
al più fiammante vespero
tra cancelli e case
e sospirosi declivi
di finestre riaperte sull'estate.
Solo, di me, distante
dura un lamento di treni,
d'anime che se ne vanno.
E là leggera te ne vai sul vento,
ti perdi nella sera.

Gocce di memoria - Giorgia
Chagall - Io ed il villaggio
NEL FUMO
Eugenio Montale
Quante volte t’ho atteso alla stazione
nel freddo, nella nebbia. Passeggiavo
tossicchiando, comprando giornali innominabili,
fumando Giuba poi soppresse dal ministro
dei tabacchi, il balordo!
Forse un treno sbagliato, un doppione oppure una
sottrazione. Scrutavo le carriole
dei facchini se mai ci fosse dentro
il tuo bagaglio, e tu dietro, in ritardo.
poi apparivi, ultima. E’ un ricordo
tra tanti altri. Nel sogno mi perseguita.

La giostra della memoria -Enrico Ruggeri
Van Gogh - Ricordo di un giardino
NON HO DIMENTICATO
Charles Baudelaire
Non ho dimenticato, accanto alla città,
La nostra bianca casa, piccola ma tranquilla,
La sua Pomona in gesso e la vetusta Venere
Che in un boschetto stento celavan nudità,
E il sole che la sera, sfavillante e superbo,
Dietro il vetro su cui si frangeva il suo raggio,
Sembrava contemplare – occhio aperto sul cielo –
Il nostro silenzioso e lungo desinare,
Spandendo con dovizia bei riflessi di cero
Sulla sobria tovaglia e le tende di seta.

Pooh - Solo cari ricordi
ELEANOR
Hermann Hesse
Le sere d'autunno mi ricordano te.
I boschi giacciono bui, il giorno si scolora
ai bordi dei colli in rosse aureole.
In un casolare vicino piange un bimbo.
Il vento se ne va a passi tardi
attraverso i tronchi a raccogliere le ultime foglie.
Poi sale, abituata ormai da lungo ai torbidi sguardi,
l' estranea solitaria falce di luna
con la sua mezza luce da terre sconosciute.
Se ne va fredda, indifferente, per il suo sentiero.
La sua luce avvolge il bosco, il canneto, lo stagno e il sentiero
con pallido alone melanconico.
Anche d' inverno in notti senza luce
quando alle finestre vorticano danze di fiocchi
e il vento tempestoso, ho spesso l' impressione di guardarti.
Il piano intona con forza ingannevole
e la tua profonda e cupa voce di contralto
mi parla al cuore. Tu la più crudele delle belle donne.
La mia mano afferra alle volte la lampada
e la sua luce tenue posa sulla larga parete.
Dalla antica cornice la tua immagine oscura guarda
mi conosce bene e mi sorride, stranamente.
Ma io ti bacio mani e capelli
e sussurro il tuo nome.

Amedeo Minghi - Ricordi del cuore (Edera)
RICORDO COM’ERI….
Pablo Neruda
Ricordo com’eri l’autunno scorso.
Eri il basco grigio e il cuore quieto.
Nei tuoi occhi lottavano i bagliori del crepuscolo.
E le foglie cadevano sull’acqua della tua anima.
Aggrappata alle mie braccia come un rampicante,
le foglie raccoglievano la tua voce lenta e calma.
Falò di stupore in cui la mia sete bruciava.
Dolce giacinto azzurro curvato sulla mia anima.
Sento vagare il tuo sguardo e l’autunno è lontano:
basco grigio, voce d’uccello e cuore famigliare
dove migravano i miei desideri profondi
e cadevano i miei baci allegri come braci.
Cielo dalla nave.
Campo dai colli.
Il tuo ricordo è di luce, di fumo e di stagno quieto!
Oltre i tuoi occhi ardevano i tramonti.
Foglie secche d’autunno giravano nella tua anima.
Auguro a tutti giorni felici da ricordare con... gioia.
Tony Kospan
PER LE NOVITA' DEL BLOG
SE IL BLOG TI PIACE
I S C R I V I T I
John Patrick O'Brien